La classe 3ªA della Scuola Primaria “Don Lorenzo Milani” ha partecipato al progetto di laboratorio teatrale con il gruppo espressivo “Mine vaganti ”del centro diurno Agespha di Bussolengo. Il gruppo era composto da cinque persone con disabilità accompagnati dalle loro educatrici Mariacristina e Veronica.
Da febbraio a maggio, i bambini, con le insegnanti Cecilia Madella e Francesca Bodini, hanno incontrato i ragazzi di Agespha, Serena, Andrea, Stefania, Daniele, Stefano e le loro accompagnatrici all’interno degli spazi scolastici. Durante gli incontri sono stati proposti dei giochi teatrali di socializzazione per conoscersi e creare la fiducia necessaria alla costruzione del gruppo, giochi di improvvisazioni teatrali e le scenografie che sono servite per la lezione aperta che si è svolta al teatro Virtus alla presenza dei genitori, delle altre classi terze della scuola primaria di Sommacampagna e della cooperativa Agespha.
Dalla lettura del silent book “La porta” di Ji Hyeon Lee ha tratto spunto tutto il percorso: non è stata una drammatizzazione della storia ma il vissuto delle emozioni vissute nella narrazione stessa.
Lo scopo del progetto era quello di favorire lo sviluppo espressivo teatrale di bambini e adulti, la collaborazione e comprensione tra le persone con capacità comunicative diverse, la capacità di aiuto reciproco, l’inclusione sociale. «In particolare – spiegano Francesca Bodini e Cecilia Madella – si è voluto lavorare sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente e, nello specifico, quelle che riguardano la competenza personale, sociale, di cittadinanza, di consapevolezza ed espressione culturali. La Raccomandazione pone l’accento sui valori della curiosità e della capacità di relazione con “l’altro”, inteso come persona, contesto, cultura, diversità. Il documento sottolinea l’importanza di partecipare ad una formazione che promuova stili di vita sostenibili, i diritti umani, la parità di genere, la solidarietà e l’inclusione, la cultura non violenta, la diversità culturale, il principio della cittadinanza globale».