Le schede ospedaliere ritoccate avevano il mese scorso ridato al Magalini la qualifica dii spoke, ovvero nosocomio di primo livello. L’Amministrazione comunale ha organizzato un incontro in sala consiliare presenti tutti i rappresentanti dei gruppi di maggioranza per ringraziare chi era intervenuto per riqualificare il Magalini, come il sottosegretario Luca Coletto e il consigliere regionale Stefano Valdegamberi.
«Era un riconoscimento dovuto – ha sintetizzato il direttore generale Ulss 9 Pietro Girardi – perché i parametri c’erano».
Dal sindaco Roberto Dall’Oca all’assessore Luca Zamperini ai capigruppo Adriano Cordioli (Insieme si può), Franco Pennacchia (Fratelli d’Italia), Niko Cordioli (Forza Italia) e Jacopo Foroni (Lega) si è sottolineato l’importanza di aver fatto squadra e si guarda avanti: «Ora possiamo misurarci alla pari con le altre strutture e mostrare le eccellenze che possiamo mettere in evidenza. Si sta lavorando in sinergia coi primari. Abbiamo perso dei posti letto nelle schede ma se serve per dare anche a Bussolengo continuità di programmazione non è un problema. Ma faremo di tutto perché il Magalini cresca fino ai 200 posti letto. Bisogna lavorare per rifidelizzare le persone che durante i 15 anni di chiusura si erano rivolti altrove».
E’ stata così l’occasione per parlare del futuro e della componente fondamentale data da personale e tecnologie.
«I medici sono stati capaci nonostante qualche carenza di far funzionare bene la struttura – dice il sottosegretario Luca Coletto -. Bussolengo è stato riclassificato con altre funzioni perché tecnicamente due ospedali come in passato non potevano più esistere per legge».
«E’ un Ospedale fatto con più moderni criteri che deve durare 50 anni – sottolinea il presidente del consiglio e medico Lucio Cordioli -. Ora ha bisogno di crescere attraverso chi ci lavora. Noi dobbiamo far sì che la fiducia dei cittadini aumenti verso l’ospedale. Mancano alcune cose. E’ in arrivo risonanza magnetica, concorsi apicalità sono in essere, serve più personale. Anche l’Amministrazione comunale è partecipe per fare le cose più urgenti e necessarie come parcheggi e viabilità».
Un riconoscimento doveroso ai primari e al personale, dunque, che ora si aspettano novità importanti.
«Medici, management e politica insieme è la ricetta giusta – sottolinea Paolo Garzotti a nome dei medici – Ci crediamo in queso Ospedale. Abbiamo già indicatori che dicono che lavoriamo bene e questa è una luce importante che non va spenta. La gente deve capire che avrà tutte le risposte di cui ha bisogno. Siamo competitivi aspettando alcuni strumenti che ancora mancano. Aspettiamo la risonanza magnetica, alcune apicalità devono essere completate e il centro trasfusionale è una componente importante e deve essere attivato a Villafranca nella sua totale configurazione. La Regione sa che ci sono queste difficoltà. I servizi vengono comunque garantiti al meglio col massimo impegno».
Ora il Comune deve metterci le risorse per parcheggi e viabilità per arrivare a Villafranca e sostare senza problemi.
I previsti lavori di asfaltatura in via Muraglie e via Zuliani, che dovevano essere fatti in questa settimana e dovevano finire entro il 5 giugno, non sono in realtà partiti ancora partiti. «Per l’area della ex farmacia già firmato accordo per acquisirla e trasformala in parcheggio – spiega l’assessore Francesco Arduini -. Ai primi di luglio partirà la sistemazione del parcheggio sterrato con caditoie, pozzi perdenti e pubblica illuminazione, piantumazione per un importo di 265 mila euro. Con 130 posti nei due parcheggi di fronte all’ospedale, 80 in quello piruea, la chiusura di via Ospedale e la riqualificazione delle vie si garantiranno quei 300 posti auto necessari. Davanti all’ospedale ci saranno i posti riservati alle fasce deboli come donne in gravidanza, disabili e anziani. Ai dipendenti sarà riservato (come oggi) il parcheggio a fianco dell’ospedale dove sarà ricavato un ulteriore piano. A pagamento in questa prima fase diventeranno le vie Muraglie, Ospedale, Tumicelli, Pomedello, Prendaglio e Matteotti».