1 miliardo e 400 milioni di euro i finanziamenti attivabili, raggiungendo circa 13.000 imprese. È l’obiettivo del piano degli interventi economici messo in campo dalla Regione del Veneto per supportare le imprese venete nella ripresa post-Covid19. Speriamo bene.
«Siamo in recessione – ha spiegato il presidente Luca Zaia – visto che stiamo perdendo 65.000 posti di lavoro, almeno 35.000 nel turismo, in una Regione che conta 600.000 partite IVA, che produce 160 miliardi di PIL e contribuisce con 15 miliardi di residuo fiscale annuo. Ma per far fronte a tutto questo ci siamo rimboccati le maniche per mettere in campo un piano di rilancio economico che dimostra cosa facciamo oggi a sostegno dell’economia veneta».
I dettagli del piano sono stati presentati dall’assessore alle attività produttive ed energia Roberto Marcato che ha spiegato come le azioni previste siano il risultato di una strettissima collaborazione con il mondo produttivo, di tutte le categorie economiche, i sindacati, le associazioni di categoria, le Camere di Commercio e CGIA di Mestre. Grande lavoro è stato svolto, inoltre, a livello nazionale, portando le istanze di molte categorie, in parte dimenticate nel dibattito, all’interno della Commissione Attività Produttive della Conferenza Stato Regioni.
«Questo è un piano chirurgico – sottolinea Marcato – perché abbiamo cercato di intercettare tutte le aree in maggiore difficoltà per fornire loro strumenti adeguati alla ripresa dopo la chiusura obbligata dai decreti governativi. I numeri complessivi indicano 320 milioni di euro di investimenti dal Bilancio della Regione del Veneto, 270 milioni di euro di risorse di terzi attivabili grazie al cofinanziamento regionale. Tutto ciò permetterà di portare a 1 miliardo e 400 milioni di euro i finanziamenti attivabili, raggiungendo circa 13.000 imprese».
Il vicepresidente Gianluca Forcolin ha ricordato che la Regione ha già provveduto a due manovre di bilancio, rimodulando 74 milioni di euro di risorse del bilancio regionale, destinando nuove risorse alla sanità e al sociale, e rendendo immediatamente disponibili fondi accantonati presso Veneto Sviluppo per un valore complessivo di 200 milioni, che la finanziaria gestirà ed erogherà in tempi rapidi a favore delle imprese. «A luglio prevediamo un ulteriore assestamento perché l’emergenza ci obbliga a lavorare mese per mese. Ora abbiamo sul tavolo romano la ricollocazione di 150-200 milioni di euro, chiedendo manovre più celeri e snellimento delle pratiche. Il nostro è un impegno massimo nell’ottimizzare le risorse del bilancio regionale, per far fronte in maniera più puntuale alle esigenze di cittadini e imprese».
Scarica il piano regionale. Clicca qui Coronavirus31