(di Gianni De Paoli) Ancora oggi, dopo che in Italia ha fatto 35 mila morti e nel mondo più di mezzo milione, c’è chi è convinto che il covid19 non esista, crede che non sia altro che un’influenza più brutta e che la pandemia sia una montatura dei poteri forti per fregare noi gente comune.
L’ipotesi che il virus sia stato creato in laboratorio e faccia parte di un disegno di guerra biologica non la prendiamo in considerazione perché non esistono prove e ai fini del nostro ragionamento non serve. Ragioniamo coi dati che abbiamo. Questi ci dicono che il virus, che ha cominciato a girare in Cina molto prima di quello che Pechino lo dicesse, si diffonde con una certa facilità, ad alcuni fa poco o niente, ad altri provoca una malattia grave che può portare anche alla morte. Conosco adulti che non si sono nemmeno accorti di averlo preso, altri che sono stati malissimo e son finiti intubati in rianimazione, altri che sono morti. Ma – dicono- erano vecchi o avevano altre malattie. Quindi non vale, non sono morti di coronavirus.
Un par di palle. Un mio conoscente cinquantenne aveva una malattia cronica, ma se non avesse preso il covid19 sarebbe vissuto molti anni ancora. E non è detto che un ottantenne, se non avesse beccato il virus, avrebbe potuto campare serenamente per altri anni ancora.
Che poi in Italia ci sia un governo che se ne sta approfittando, questo è un altro paio di maniche. Con la scusa del virus è stata sospesa la democrazia e attraverso la decretazione d’urgenza si sta consumando un colpo di stato strisciante. Passi in marzo-aprile quando il morbo infuriava, ma adesso? Dove sta l’emergenza?
Quali sono le condizioni per saltare il Parlamento, per non fare le elezioni che si sarebbero dovute fare a maggio, per prolungare lo stato d’emergenza fino al 31 dicembre?
Tutto questo sia inaccettabile, è vero. Ma da qui a dire che il virus s’è l’è inventato Conte o i suoi capi dei poteri forti ne passa.