Bonus occupazionali per i giovani, contributi a fondo perduto per Comuni e operatori del privato sociale che erogano servizi alle famiglie (dai centri estivi, ai servizi all’infanzia e scolastici, all’assistenza diurna ad anziani e disabili), indennità integrativa per i lavoratori dello spettacolo, contributi alle imprese, incentivi agli ambiti territoriali (comuni e distretti) per migliorare i servizi in epoca di pandemia e di contenimento del rischio di contagio: sono alcune delle nuove misure del ‘pacchetto’ di interventi emergenziali finanziato con i fondi FSE attivato dalla Regione in funzione anti-COVID per aiutare lavoratori, giovani, imprese in crisi (in particolare nei settori più colpiti del turismo e della cultura), servizi di welfare e famiglie.
La ‘manovra’ di inclusione sociale, battezzata “Il Veneto che cresce”, attinge alla programmazione dei fondi Fse e mobilita quasi 120 milioni di euro: 77,7 milioni per interventi regionali emergenziali di sostegno a lavoratori, imprese e famiglie e 42 milioni a copertura di spese sostenute a livello nazionale, ma con dirette ricadute a favore del territorio veneto, relative alla cassa integrazione in deroga. Queste nel dettaglio le misure regionali del pacchetto “Il Veneto che cresce”:
1.Laboratorio Veneto – Strumenti per il settore cultura: con una dotazione di 3 milioni di euro il bando finanzia progetti per gli operatori della cultura, dello spettacolo dal vivo e dell’intrattenimento volti al rilancio dell’offerta di servizi e prodotti culturali attraverso strumenti operativi, formativi e di accompagnamento per la ripartenza delle attività culturali e dello spettacolo dal vivo. L’obiettivo è creare un volano per far ripartire il settore supportando la progettazione e la realizzazione di nuove proposte culturali. Le domande possono essere presentate entro il 30 luglio 2020.
2. Ri-partiamo! – Per il rilancio del turismo in Veneto: bando da 3 milioni di euro per gli enti accreditati della formazione per finanziare progetti per gli operatori del settore turistico volti a adeguare e rilanciare i servizi/prodotti turistici, mettendo al centro il cliente/utente ed i suoi bisogni, mutati in seguito alla pandemia di COVID-19. Le domande possono essere presentate entro il 10 settembre 2020.
3. Bonus lavoratori autonomi – Per un ulteriore sostegno ai lavoratori della cultura e dello spettacolo: la Regione integra le indennità erogate da INPS a valere sulle risorse nazionali del Decreto Cura Italia e del Decreto Rilancio a favore dei lavoratori iscritti al fondo dello spettacolo. Il budget disponibile ammonta a 3 milioni di euro. L’indennità integrativa sarà erogata da INPS.
4.Contributi salariali – Per contenere il costo del lavoro e salvaguardare i livelli occupazionali: la Regione mobilita 34,7 milioni di euro per erogare un contributo per abbattere il costo del lavoro e evitare i licenziamenti dando così attuazione alle misure previste dall’art. 60 del Decreto Rilancio. La misura è attuata da Veneto Lavoro. Si calcola che ne possano beneficiare sino a 10 mila dipendenti dei settori più colpiti dalla crisi, in particolare turismo e cultura.
5. Bonus occupazionali per i giovani – Per favorire l’occupazione dei giovani nelle imprese venete: è una delle novità del ‘pacchetto’ di interventi emergenziali. La Regione destina 10 milioni di euro per incentivi alle imprese venete che assumono giovani e che trasformano rapporti di lavoro a termine in contratti a tempo indeterminato. Il bonus varia dai 3 ai 5 mila euro per neoassunto, importo aumentato di mille euro se il nuovo collaboratore è una giovane donna. Le domande sono aperte dal 24 luglio.
6. “Prendiamoci cura” – Supporto indiretto alle famiglie attraverso il sostegno dell’offerta di servizi di cura. E’ un’altra delle novità del ‘pacchetto anti-COVID”: la Regione mette a bando (dal 24 luglio) 15 milioni di euro per dare un contributo a fondo perduto a soggetti di natura privata che erogano servizi all’infanzia, servizi scolastici e altri servizi educativi-assistenziali e socio-assistenziali rivolti ai minori e alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità con l’obiettivo di dare continuità alle attività con servizi e tariffe sostenibili per le famiglie.
7. Sostegno alle famiglie numerose (con almeno 4 figli minori e parti trigemellari: la Regione ha stanziato 3 milioni di euro per contributi alle 6 mila famiglie con almeno 4 figli minori, a cui si aggiungono le famiglie che hanno avuto parti trigemellari, per sostenerne l’accesso alle attività didattiche a distanza e extrascolastiche, in particolare quelle sportive.i Le domande potranno essere presentate entro il 4 agosto 2020.
8. Smart Work nella PA – Dall’emergenza un nuovo modello di organizzazione del lavoro nella PA: con 2,5 milioni di euro si mira a sostenere gli operatori della PA attraverso progetti per la riorganizzazione dei processi lavorativi in chiave smart, rafforzando la cultura digitale dei lavoratori pubblici, implementando le diverse competenze necessarie a fare smart work, ridisegnando processi e spazi fisici, incrementando la dotazione strumentale a supporto (per 500.000 euro). Le domande potranno essere presentate entro il 30 luglio 2020.
9. Una Rete di Opportunità – Percorsi per il rafforzamento degli ambiti territoriali sociali: con una dotazione pari a 1,5 milione di euro si sostengono progetti per il miglioramento delle prestazioni degli ambiti territoriali sociali, chiamati a prestare il proprio servizio a un numero crescente di persone, che a causa dell’emergenza sanitaria si troveranno sempre più in condizioni di povertà o fragilità, e ad organizzare il servizio stesso in maniera nuova, capillare e più incisiva. Le domande potranno essere presentate entro il 1 settembre 2020.