Come se non bastasse il covid, c’è un altro virus che gira per l’Italia e che ha infettato parecchie persone. E’ il virus della demagogia. I portatori sani del virus sono definiti “demagoghi”, nel caso italiano i grillini, che con l’aiuto di altri politici, giornalisti e vari personaggi ad impatto mediatico, lo hanno diffuso un po’ dappertutto. Si tratta di un virus antico, non di quelli creati in laboratorio né di quelli trasmessi da qualche pipistrello. E’ un virus, come dicono gli epidemiologi, endemico, cioè che è sempre esistito presso l’uomo e che di tanto in tanto, con delle recrudescenze, provoca delle epidemie. L’ultima l’abbiamo avuta qui in Italia, trasmessa appunto dai grillini che addirittura sembra che provino una sorta di piacere fisico a spargere la malattia.

Il demagogo – che in altri tempi sarebbe stato anche definito come “untore”, di manzoniana memoria– svolge la sua azione di contagio convincendo la gente che di tutti mali che affliggono il nostro paese l’unica responsabile è “la politica” e quindi “i politici”, degli esseri perversi dediti solo ad arricchirsi alle spalle del popolo. Quindi per migliorare le cose basta tagliare loro i compensi, a qualunque livello. Ed anche diminuirne il più possibile il numero. Come hanno fatto con l’ultima legge costituzionale sul taglio dei parlamentari da 945 a 600 che all’election day del 20 settembre sarà sottoposta a referendum confermativo. Legge a contenuto altamente demagogico in quanto non produce alcun beneficio concreto per il bilancio dello Stato, mentre è molto pericolosa perché riduce ulteriormente i margini della democrazia che in Italia è già stata gravemente mutilata. La contagiosità di questo virus è dimostrata dal fatto che l’hanno votata tutti i partiti, compresi quelli del centrodestra. In attesa che venga prodotto un vaccino, che mediante sane letture e robusti ragionamenti di politica e storia renda immuni almeno i leader politici di FdI e della Lega, si consiglia di non confermare tale legge al referendum.