I veronesi sono stanchi di grattarsi (e lamentarsi) e passano al contrattacco: l’obiettivo però non è il governo, ma le zanzare. Infatti anche quest’estate appoggiano con impegno e un’insolita partecipazione la campagna di disinfestazione del Comune. In questi giorni è in corso il quarto ciclo di interventi su tutti i potenziali “nidi” dei fastidiosi insetti, alimentati dalle piogge alternate al caldo torrido. Quasi 600 famiglie hanno ritirato i kit antivirali consegnati gratuitamente nei mercati rionali per bonificare giardini, sottovasi e tombini di garage e cortili. Una novità, quella dei mercati, nata in risposta al lockdown per garantire una distribuzione capillare dei dispositivi contro le zanzare, che si aggiunge alla vendita a prezzo agevolato in farmacia.
In questi giorni gli addetti stanno disinfestando il centro storico con pompe elettriche e serbatoi, prima di proseguire la bonifica negli altri quartieri. Il trattamento, iniziato in aprile, continuerà fino a ottobre con altri due cicli. Oggi la soluzione liquida anti larve è stata spruzzata nei tombini di via Mazzini, piazza San Nicolò, stradone San Fermo e in tutta l’area intorno all’Arena. A ogni pulizia vengono trattate circa 50 mila caditoie. Il Comune sottolinea l’importanza del supporto dei cittadini per bonificare le aree private e “decimare” le zanzare. E’ sempre in vigore l’ordinanza che impegna i veronesi a rimuovere i ristagni di acqua piovana da barattoli, sottovasi e oggetti vari. Nei cortili di condomini ed edifici occorre trattare con il prodotto anti larve caditoie e tombini fino a ottobre, tagliare l’erba ed evitare l’accumulo di rifiuti che favoriscono i focolai di larve.
E in tempo di Covid-19 ai veronesi non dispiacerà nemmeno sapere che dal monitoraggio effettuato dall’Ulss 9 al momento le zanzare presenti in città risultano negative ai virus.