(di Gianni De Paoli) Alla grande imprenditoria, Verona interessa poco. I grandi imprenditori veronesi sono tutti molto bravi a fare il loro mestiere, sono persone serie, apprezzate e apprezzabili anche per il loro understatement, ma hanno una caratteristica comune: un sostanziale disinteresse per la comunità che sta loro attorno e di cui, bene o male, sono frutto perché, non bisogna dimenticarlo, tutti noi siamo quel che siamo perché c’è stato qualcuno prima di noi che ci ha messo nelle condizioni di esserlo.
Manca quel processo di identificazione impresa-territorio avvenuto in altre realtà, – come Torino per la Fiat, Valdagno per Marzotto, Schio per Rossi, Olivetti (nella foto, Adriano Olivetti) per Ivrea ecc.- che rappresenta quella marcia in più per lo sviluppo della collettività di cui la loro impresa è parte.
Questi grandi imprenditori sono tutti molto bravi, hanno creato ricchezza e dato lavoro, si espandono con le loro attività anche all’estero, ma sono tutti concentrati sui loro interessi. Nulla di male, tutto lecito, ci mancherebbe. Sarebbe stato bello però quel salto di qualità che ci si aspetterebbe da una classe imprenditoriale di tutto rispetto, ma che non interviene nella vita sociale e politica della città se non per piccole cose, che non sente il bisogno di collaborare con la politica e l’amministrazione nella prospettiva di una visione del futuro, che delega a dei piccoli referenti il compito di gestire l’esistente.
Verona è ferma. Ed essere fermi mentre gli altri corrono vuol dire andare indietro. Colpa della politica, si dirà. Non solo. Anche una certa classe imprenditoriale ha le sue colpe. Lo dimostrano le scelte incomprensibili di chi è stato da loro delegato a occuparsi di questioni importanti come quella dell’Aeroporto di Verona, lasciato in mano alla concorrenza veneziana che lo sta portando all’annientamento. Forse ai grandi industriali che il nostro Aeroporto sia fatiscente e sia diventato uno scalo di serie B non interessa e per questo lasciano che i loro delegati si comportino come stanno facendo. Sarà forse anche per questo che Verona è ferma.