Dopo la pioggia immediate le reazioni politiche allo sfracello delle ultime ore su Verona: «Vedere le immagini di Verona piegata dalle piogge torrenziali di questo pomeriggio fa male – sottolineano Tommaso Ferrari e Pietro Giovanni Trincanato di Traguardi Movimento Civico – . Una città in ginocchio, strade allagate, alberi divelti, case e negozi rovinati per l’ennesima volta in un’estate di danni pesantissimi.
Già da mesi denunciamo l’inadeguatezza del sistema di scolo delle acque, frutto di infrastrutture vecchie e di mancati investimenti da parte delle giunte degli ultimi anni, ma è evidente che di fronte a eventi di questa portata gli interventi debbano muoversi su un altro piano.
Chi propone poche migliaia di euro per qualche caditoia in più inganna i cittadini: il messaggio incontrovertibile di questa estate, e di quelle precedenti, è che il clima è cambiato e sta cambiando, una verità che solo chi è in malafede può ancora negare. Per questo occorre ragionare su interventi massicci, investimenti ingenti e un piano che renda il nostro territorio e la nostra città capace di reggere e rispondere di fronte a eventi di questa portata, che dobbiamo smettere di considerare come sfortune eccezionali».
«Quando, nel 1882, Verona venne colpita da una delle più violente alluvioni della sua storia – concludono – la città in ginocchio decise di rialzarsi partendo dal ripensamento radicale delle sue infrastrutture, creando nuovi argini e il canale Camuzzoni. Ora, seppur per fortuna con danni meno gravi, Verona deve fare lo stesso, trovando la forza e le energie per investire non su facili contentini elettorali ma su interventi duraturi che garantiscano a chi verrà domani una città sicura, bella e resiliente»