“Le calamità naturali in Veneto sono troppo frequenti, l’Europa lo riconosca e riveda le soglie di applicabilità del fondo di solidarietà”. Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, ha inviato una lettera alla Commissione europea, chiedendo una revisione dei criteri che consentono di accedere allo strumento finanziario.
“Al fondo – spiega Borchia – si può attualmente attingere solo se l’ammontare dei danni raggiunge almeno l’1,5% del pil regionale; considerando che, nostro malgrado, gli eventi atmosferici con conseguenze pesanti per il Veneto sono ciclici, ho chiesto che venga applicata la stessa deroga di cui beneficiano le regioni ultraperiferiche dell’Unione, come i dipartimenti d’Oltremare francesi, riducendo la soglia all’1%. Con le regole attuali, siamo di fronte ad una discriminazione, le problematiche idrogeologiche del Veneto non sono certamente meno gravi delle tempeste tropicali“.
“Confido nell’ascolto dei commissari Lenarčič (gestione delle crisi) e Wojciechowski (agricoltura), – conclude Borchia – l’Italia è uno storico contributore netto al bilancio dell’Unione, ritengo questa sarebbe una buona occasione per concretizzare la tanto sbandierata solidarietà europea”.