Procedono a tamburo battente le operazioni di pulizia delle strade e di messa in sicurezza delle aree più colpite dal nubifragio, anche in vista delle previsioni meteo non favorevoli previste per il weekend. Il rischio è che nuove piogge peggiorino la situazione, perciò è importante in questi giorni liberare le caditoie dal fogliame caduto e pulire i marciapiedi da rami, sterpaglie e ramaglie.
Un lavoro significativo visto che in città ci sono 2.000 chilometri di marciapiedi. Fortunatamente, molti cittadini hanno già intrapreso in maniera autonoma, nei pressi delle proprie abitazioni e delle attività economiche, la pulizia delle proprie pertinenze, anche per dare un supporto alle squadre di soccorritori e ai volontari all’opera. Tutti possono dare il proprio contributo in tal senso, Amia ha già distribuito sacchi, pale e ramazze agli Angeli del Bello e ad alcuni comitati di cittadini che oltre a ripulire marciapiedi e caditoie vicino a casa si rendono disponibili anche in altri luoghi.
Da oggi, inoltre, la macchina dei soccorsi si rinforza ulteriormente. La Protezione Civile del Trentino ha infatti inviato nella nostra città un sostegno di uomini e mezzi che rimarranno fino a sabato, così composti: tre macchine spazzatrici con operatori per la pulizia delle strade, tre squadre di vigili del fuoco volontari a servizio delle spazzatrici per la pulizia delle strade da foglie e ramaglie, una squadra di vigili del fuoco volontari con cestello mobile per il taglio e la messa in sicurezza di rami pericolanti.
Una ventina di uomini in tutto, specializzati in questo tipo di operazioni, provenienti dalle sedi di Isera, Mori e dal distretto di Riva del Garda. Insieme a loro anche una decina di addetti al servizio Viabilità della Provincia automa di Trento, focalizzati sulle strade. A supporto dei Vigili del Fuoco ci sono invece due mezzi pesanti, un’autoscala e un camion-gru, più alcuni mezzi al seguito per agevolare gli spostamenti.
Le operazioni sono partite stamattina da piazza Vittorio Veneto e hanno interessato le vie limitrofe, per poi spostarsi al Teatro Romano e al cimitero Monumentale dove, a causa dei cipressi caduti e pericolanti per alcuni giorni sono state sospese le sepolture. I lavori di oggi ne consentiranno invece la ripresa già da domani. Fino a sabato saranno al lavoro anche i dieci militari americani giunti dalla caserma Ederle, quartier generala della Nato, e gli otto detenuti messi a disposizione dalla Casa Circondariale di Montorio. Per loro, le zone da rimettere in sesto sono quelle di Madonna di Campagna e Porto San Pancrazio nella Sesta circoscrizione.
Tutte le operazioni sono coordinate da Amia, che si occupa degli aspetti tecnici e di quelli logistici, indirizzando le squadre in modo puntuale e supportandole con le indicazioni di agronomi specializzati. Stamattina, presenti al sopralluogo in piazza Vittorio Veneto: l’assessore alle Strade e Giardini, l’assessore alla Sicurezza e Protezione Civile, il presidente di Amia Bruno Tacchella con il direttore dei Servizi operativi Diego Testi e il caposquadra dei Vigili del fuoco arrivati fa Trento, Lorenzo Tambosi, per guidare i suoi uomini. “Una corsa contro il tempo – ha detto Daniele Polato, assessore alla Protezione civile -.Per risolvere tutte le criticità ancora presenti ma anche per essere preparati qualora arrivasse una nuova perturbazione, come indicano le previsioni meteorologiche. Per evitare ulteriori disagi stiamo cercando di ripulire tutte le caditoie dalla quantità di foglie che le ostruiscono, ma anche di intervenire su quelle zone ed aree come piazza Vittorio Veneto in cui molti alberi sono danneggiati e potrebbero creare situazioni di rischio in presenza di maltempo. Ovviamente, qualora nei prossimi giorni le condizioni meteo fossero avverse, l’appello ai cittadini è quello di prestare la massima attenzione ed evitare di uscire“.
Dal presidente di Amia, Bruno Tacchella, un appello ai cittadini. «Tanti lo stanno già facendo e per questo li ringrazio, ma basta poco per contribuire a questo sforzo collettivo. Le foglie sulle caditoie si spazzano in pochi minuti, così come quelle che si sono accumulate sui marciapiedi. Si stanno formando dei comitati per la raccolta dei detriti post-alluvione, un gesto che conferma il senso di responsabilità dei veronesi. Nel frattempo Amia prosegue la sua tabella di marcia, non c’è zona della città che non sia interessata di nostri interventi».