«Tutte le 1.145 farmacie venete aderenti a Federfarma sono pronte a ricevere dal Servizio Sanitario Regionale e a dispensare alla popolazione i vaccini antinfluenzali per la stagione 2020/21. Questo  abbiamo comunicato all’inizio di agosto al Governatore Luca Zaia dal quale attendiamo una decisione positiva per venire incontro alle esigenze dei cittadini veneti. La rete delle farmacie venete è in grado di gestire al meglio ricezione e distribuzione capillare, anche nelle zone rurali più isolate, dei vaccini della Regione Veneto dedicati alla popolazione». Il presidente di Federfarma Veneto Andrea Bellon sottolinea la totale disponibilità delle farmacie regionali perché vaccinarsi contro l’influenza stagionale sarà quest’anno ancora più importante e fondamentale per la salute pubblica. Allo stato attuale la produzione dei vaccini è stata totalmente assorbita dalle richieste, aumentate in media del 50%, avanzate su tutto il territorio nazionale dalle amministrazioni regionali, ma le farmacie sono da subito pronte a fare da tramite fra SNN e cittadino. 

«L’avvenuta vaccinazione stagionale consentirà al personale medico una diagnosi più veloce dei casi sospetti di Covid-19 e come sempre tutelerà, vista la comprovata efficacia scientifica, dal virus dell’influenza che può risultare molto grave per la salute soprattutto i soggetti a rischio come bambini, anziani, pazienti con diverse patologie prime fra tutte quelle respiratorie e cardiocircolatorie  – continua il presidente Bellon -. Ma non solo. Vista la ripresa della pandemia sarà molto importante cercare di non gravare ulteriormente, laddove si può, sulla sanità territoriale e la prevenzione dell’influenza stagionale è senz’altro l’arma più efficace che abbiamo ora a disposizione. A mio avviso in questa situazione emergenziale tutte le forze sanitarie devono collaborare strettamente per ridurre non solo i contagi, ma anche i disagi al cittadino che trova nel sistema-farmacia un front office sanitario sempre aperto al quale riferirsi. La farmacia può quindi operare in collaborazione e supporto a tutte le strutture sanitarie compresi gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale. Ci preoccupiamo quindi anche per tutti quei cittadini che fanno parte della fascia attiva della popolazione e che sono quindi sottoposti a maggior rischio di contagio, tutti lavoratori che fino all’anno scorso acquisivano il vaccino, con prescrizione medica, nelle farmacie territoriali non essendo allora inseriti nelle categorie protette e quindi non aventi diritto gratuitamente al vaccino presso le strutture sanitarie».  «In questi giorni stiamo raccogliendo le adesioni al progetto formativo “Farmacista vaccinatore”, un corso a cura di Utifar realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università di Torino – spiega Matteo Vanzan, segretario di Federfarma Veneto – che intende far acquisire nuova formazione a tutti i farmacisti territoriali e ospedalieri interessati, necessaria per la somministrazione dei vaccini. E la massiccia richiesta di partecipazione dimostra quanto i farmacisti desiderino impegnarsi per la comunità in cui operano. Se il Ministero della Salute vorrà prendere in considerazione anche l’eventualità della vaccinazione in farmacia avvalendosi della professionalità del farmacista, nella sua veste di operatore sanitario, noi saremo preparati».