(di Marco Danieli) Questa mattina (qui il nostro video) è stata presentata la candidatura per il consiglio regionale del consigliere comunale tosiano Alberto Bozza. Insieme a Bozza, l’ex sindaco Flavio Tosi, il coordinatore provinciale di “Fare” Emanuele Tosi e il consigliere provinciale Zeno Falzi.

Per Forza Italia l’obiettivo è quello di avere una squadra formata da persone competenti, già provenienti dal mondo dell’amministrazione, in modo tale da essere in grado di presentare proposte in consiglio regionale, al fine di valorizzare al massimo il territorio di Verona e renderla più centrale nel Veneto. Commenta così Flavio Tosi: ”Da quasi 15 anni noi rappresentiamo una forza civica per Verona. Abbiamo aderito a una proposta per cercare di rendere più solida quella che oggi è l’unica forza autenticamente liberale e pragmatica del centro destra, Forza Italia. La lista di Forza Italia è interamente costituita da amministratori, da persone con capacità di governo del territorio. Abbiamo fatto una scelta di coerenza, perché Alberto storicamente ha una lunghissima militanza in Forza Italia e inoltre ha un curriculum amministrativo fondamentale per fare proposte in regione.”

Per Alberto Bozza: “Noi vogliamo cercare di trasferire la nostra esperienza amministrativa che abbiamo maturato in questi anni. Vogliamo trasferirlo all’interno di quel movimento liberale che oggi è rappresentato nel centro destra da Forza Italia proprio per dare quel valore aggiunto che riteniamo possa essere fondamentale. Vogliamo che Verona diventi più centrale a livello veneto. Perché purtroppo in questi anni la politica veronese, a livello regionale, non è riuscita a dare il giusto contributo a questa zona territoriale del Veneto, che è ricca e strategicamente importante.”

Certamente, Tosi conta ancora di un buon numero di consensi. La vera sfida diventa dunque verificare quanto i suoi elettori lo seguiranno in questa sua decisione di approdare in Forza Italia, un partito con il quale è stato spesso in polemica, ma soprattutto che oggi in grave crisi, tanto da rischiare di non eleggere neanche un consigliere regionale. Una prova non facile, ma determinante per il futuro dello stesso ex sindaco di Verona.