Non scende la tensione su Cattolica, l’ingresso delle Generali nella compagnia scaligera, e il fuoco di fila dei piccoli azionisti per bloccare l’operazione. I coordinatori di Casa Cattolica in un comunicato diffuso nella tarda serata di domenica 7 settembre, hanno preso atto che il Giudice di Venezia, visto “la estrema necessità di Cattolica” ha ritenuto di non concedere la sospensiva alla delibera di Aumento di Capitale dello scorso 27 giugno, ma di discutere la stessa nel merito nell’udienza fissata a dicembre. Questa decisione rafforza la convinzione dei piccoli azionisti che Cattolica sia percepita, anche per l’indagine giudiziaria in corso che coinvolge il Presidente e alcuni amministratori, molto debole sul mercato e che questa fragilità sia colta da competitors desiderosi di prede a basso prezzo, come una grande opportunità di acquisto a prezzi di saldo. Per evitare questo, due sono state le azioni promosse:
- ESPOSTO ALLA CONSOB
Il Patto di sindacato “Le Api” ha inviato nei giorni scorsi un esposto alla Consob evidenziando che gli effetti derivanti dall’esecuzione dell’aumento di capitale riservato a Generali sono paragonabili a quelli di un’OPA, invitando quindi l’ente di tutela dei risparmiatori ad assumere tutti i provvedimenti per la salvaguardia dei soci e del mercato.
- DIFFIDA ALLA SOCIETA’ AI SENSI DELL’ART.2527 DEL CODICE CIVILE
I coordinatori di Casa Cattolica e altri soci, in linea con l’ordinanza del Tribunale di Venezia, che ha ribadito che la società sarà cooperativa fino al 31/03/2021, hanno mandato una lettera ai vertici, (oltre che al Comitato di Controllo, all’Organismo di Vigilanza, al MISE, alla CONSOB e all’IVASS) diffidando il CDA di Cattolica a non favorire la sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte di Generali fintantoché la compagnia veronese sarà società cooperativa. Questo ai sensi dell’art. 2527 del codice civile, comma due, che vieta che divengano soci della cooperativa soggetti concorrenti che rischiano di comprometterne il valore. Casa Cattolica ritiene che l’ingresso di Generali nella cooperativa prima del 31 marzo 2021 sarebbe affetto da nullità, per violazione di una norma imperativa, con negativi effetti sul mercato, sulla cooperativa e sui soci.
Nel frattempo, gli analisti di Equita SIM evidenziano che se si assumesse un’OPA ai prezzi dell’aumento di capitale riservato, ossia 5,55 euro, l’11% sopra i prezzi attuali, l’esborso per Generali sarebbe di ulteriori 967 milioni di euro, con una valutazione di Cattolica Assicurazioni pari a 10,2 x gli utili 2021 post aumento i capitale da 300 milioni di euro pre sinergie. Nonostante l’esposto dei soci, gli analisti di Equita SIM continuano a ritenere che lo scenario più probabile sia quello di un’integrazione tra Generali e Cattolica Assicurazioni nel medio termine. Nel grafico l’andamento in Borsa del titolo Cattolica, che venerdì ha chiuso a 4,81€/azione, ben lontano dal 5,5€ fissato da Generali. Domani, 8 settembre, Cattolica presenta a Cà Tron il suo investimento in H-Farm, iniziativa che ha suscitato in passato forti polemiche sull’esborso della compagnia scaligera.