(di Marco Danieli, inviato a Roncade) Alla fine il taglio del nastro è arrivato, rispettando una tabella di marcia fissata un anno fa da Riccardo Donadon, (qui le sue dichiarazioni) deus-ex-machina di H-Farm, che fa comodo a tutti: alla società trevigiana che concretizza il suo campus e può dar corso con buone chance di successo al suo nuovo aumento di capitale; alla Cattolica Assicurazioni che inizia a vedere qualcosa di concreto all’interno del suo latifondo Cà Tron: 1050 ettari comprati per 78 milioni € nel 2012 dalla Fondazione CassaMarca (del recentemente scomparso Dino De Poli che coi quattrini ricavati si comprò altre azioni di UniCredit) più altri 800 circa rilevati negli anni da privati ed aziende agroindustriali per arrivare sino alla gronda lagunare. Di fatto uno dei più grandi fondi agricoli a corpo unico in Italia e così Paolo Bedoni (qui le sue dichiarazioni) può far vedere ai nuovi soci di Generali che anche a Verona c’è know-how a sufficienza in tema agricolo (il grande, storico, latifondo di Generali, Genagricola, non a caso è a pochissimi chilometri in linea d’aria…).
Va bene anche per far vedere ai soci della compagnia scaligera che l’investimento in H-Farm – 2 milioni e per il 4.49% della società stretti in patto di sindacato coi maggiori azionisti: Riccardo Donadon, Giuseppe Miroglio e la famiglia Giol – ha una sua valenza economica.
Va bene anche per Luca Zaia che può vantare in campagna elettorale l’avvio di un campus di formazione avanzata, molto bello architettonicamente, di richiamo e di respiro internazionale. Per vincere, vince lo stesso, ma un campus fa sempre figo…
L’operazione H-Campus è stata possibile grazie alla costituzione, nel febbraio del 2017, di un fondo immobiliare chiuso, denominato “Ca’ Tron – H-Campus”. Il Fondo, gestito da Finint Investments SGR (la società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Finint guidata da Enrico Marchi che è anche presidente della Save che controlla tutti gli aeroporti veneti) , ha un attivo di oltre 101 milioni di euro ed è stato sottoscritto per oltre il 95% da investitori istituzionali: Cattolica Assicurazioni detiene la quota maggioritaria del Fondo (56% del patrimonio), CDP Investimenti SGR (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), con il fondo FIA 2 “Smart housing, smart working, Education & Innovation, il 40% ed infine Ca’ Tron Real Estate (la società dei fondatori di H-FARM), per il restante 4%.
In una prima fase sono stati rilevati i 50 ettari necessari e le autorizzazioni a costruire; in una seconda la costruzione vera e propria di sette grandi unità immobiliari. Il fondo avrà la durata di 25 anni e garantirà un rendimento del 4% annuo. H-Farm sarà il conduttore dell’area per trent’anni. Il fondo può contare su altri 16 milioni forniti a prestito da privati investitori.
A Cà Tron, la Cattolica ha anche avviato attività agricole vere e proprie: 30 ettari di nocciole assieme al colosso altoatesino Loacker (che vuole uscire dalla dipendenza delle nocciole turche realizzando una filiera tutta italiana), più seminativi, cereali, e produzione di energia da biomasse e, in prospettiva, vigneti (la zona è nella grande DOC Prosecco).
L’avvio del Campus permette soprattutto ad H-Farm di confermare il suo piano industriale al 2024 che vedrà una crescita dei ricavi sino a 126 milioni, con un Ebitda (è il margine operativo lordo) che tonerà positivo alla fine del quinquennio per 12 milioni (quest’anno sarà negativo per 5.2 milioni€). E sarà proprio la formazione, più che l’innovazione e la trasformazione digitale, a guidare la rincorsa dei ricavi: con un tasso annuo di crescita del 34,3% i ricavi passeranno da 12 a 53 milioni, portando 11 dei 12 milioni di Ebitda complessivi. La componente innovation salirà a 70 milioni nel 2024 rispetto ai 43 del 2019. Migliorerà la posizione finanziaria netta passando dai meno 8 milioni di quest’anno ai più 11 del 2024. Per sostenere il Campus, Donadon ha chiesto ai soci il via libera ad un nuovo aumento di capitale: fra vecchi socie ed investitori istituzionali rastrellerà sul mercato sino a 20 milioni. H-Farm è una società quotata al segmento AIM della Borsa italiana ed i grafici sono relativi al dato a tre anni e a quello dell’ultima settimana. (Seguono aggiornamenti)