E’ una facciata completamente riqualificata quella che si intravede oltre le impalcature di protezione su Porta Nuova. La parte di monumento che guarda verso il centro è praticamente terminata e per renderla ben visibile sono stati tolti i teli che prima coprivano la parete. Dopo il forzato stop causa Covid, il cantiere sul monumento sanmicheliano è ripreso con una forte accelerata, per recuperare il tempo perso e riportare Porta Nuova alla sua originaria bellezza. 

Sulla Porta di ingresso alla città è infatti in corso il primo restauro con sponsor realizzato su un monumento cittadino. Una formula che, per effetto del Decreto legislativo del 18 aprile 2016 (articoli 19 e 115), permette all’Amministrazione di avvalersi della formula della ‘sponsorizzazione tecnica’, ottenendo così il restauro completamente gratuito dell’edificio storico, per un’operazione a vantaggio dei veronesi ma anche dei turisti. Il tutto, a costo zero per il Comune. Le spese del restauro sono infatti a carico del Raggruppamento temporaneo che si è aggiudicato il bando per la sponsorizzazione tecnica riguardante l’intervento di Porta Nuova, con a capo la ditta The Media S.r.l., leader a livello nazionale nel settore sponsor, Tieni Costruzioni 1836 S.r.l. incaricata dell’esecuzione dei lavori e DMA Associati S.r.l. per la parte dei servizi tecnici. Circa un milione di euro il costo dei lavori, progettazione compresa. Un restauro complesso, che va dalla rimozione delle erbacce e delle sterpaglie presenti tra i muri e sul tetto, alla rimessa in pristino delle masse lapidee, dalla sigillatura al restauro conservativo, fino alla ripresa del colore naturale delle murature. Infine l’illuminazione, che giocherà un ruolo da protagonista nel restituire splendore al monumento. Le luci infatti, pur tenendo conto delle peculiarità specifiche di Porta Nuova, diventeranno elemento di design, con installazioni realizzate apposta per Verona. Viste le peculiarità storico e artistiche del monumento, il progetto di conservazione e valorizzazione è stato vagliato dalla Soprintendenza. 

Partito ufficialmente lo scorso ottobre, il restauro avrebbe dovuto essere terminato entro il 31 agosto, termine prorogato di cinque mesi (al 31 dicembre) per motivi tecnici e dare all’ATI il tempo necessario, dopo il fermo del lockdown, di effettuare le opere rimanenti nelle condizioni climatiche favorevoli al tipo di materiali da trattare. Ad oggi i lavori sono stati completati all’80 per cento, una volta che sarà completata la parte esterna si potrà eventualmente pensare all’interno, più di 3 mila metri quadrati di superficie da ripulire e riprogettare, per rendere la Porta omogenea e usufruibile. Come spiegano gli assessori ai Lavori pubblici e alle Relazioni Unesco che stamattina hanno fatto un sopralluogo con i partner progettuali: l’amministratore delegato della ditta The Media Paolo Rossi, il direttore lavori Dario Masin per DMA Associati e l’ing. Francesco Tieni per la ditta Tieni Costruzioni. Per la Soprintendenza era presente la funzionaria storica dell’arte, Maristella Vecchiato. “I lavori su Porta Nuova sono ripresi appena possibile dopo il lockdown – spiega l’assessore ai Lavori pubblici -, cerchiamo di accelerare il più possibile, tuttavia abbiamo a che fare con un monumento di elevato pregio e per il quale sono necessarie le dovute cautele. Abbiamo prorogato di cinque mesi la consegna dei lavori per motivi tecnici, il Covid ha fermato i cantieri per lungo tempo e alcune lavorazioni richiedono particolari condizioni climatiche. Intanto facciamo vedere ai cittadini la parte già terminata, la facciata che guarda corso Porta Nuova. Per questioni legate alla sicurezza le impalcature devono restare, ma anche a distanza è ben visibile la differenza tra la parte restaurata e quella ancora da terminare. Stiamo giù ragionando sugli interni, su come procedere per un restauro che riguardi Porta Nuova nella sua totalità”.

 “Le Porte cittadine fanno parte del complesso difensivo riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’Umanità – ha ricordato l’assessore con delega Unesco-. Questi lavori vanno proprio nella direzione intrapresa dall’Amministrazione di valorizzare tutto il sistema difensivo cittadino, per conservarlo al meglio ma anche per farlo vivere dai cittadini. Siamo in trepida attesa che i lavori su Porta Nuova siano terminati, abbiamo già una mostra che in questi spazi troverà perfetta collocazione”.