Indebitarsi o non indebitarsi: questo è il problema. Il covid ha creato condizioni paragonabili solo a quelle in cui c’eravamo trovati all’indomani della seconda guerra mondiale. Allora ne uscimmo col Piano Marshall, con cui gli Stati Uniti ci aiutarono a uscire dal disastro e ci legarono nella loro sfera d’influenza. Oggi niente Piani Marshall. C’è l’Europa pronta a mandarci svariati miliardi. Ma non per legarci ad un alleanza di lunga durata. Tanto ci siamo già dentro fino al collo. Ci manda sì i miliardi, ma poi li dobbiamo restituire. I tassi sono bassi, ok. Ma prima o poi qualcuno ce li verrà a chiedere. O meglio, li chiederà ai nostri figli. Come se oggi dovessimo restituire i dollari del Piano Marshall. Ma non c’era un altro sistema? Sì che c’è. Si tratta sempre di indebitamento, ma con una differenza: il debito lo contraiamo quasi tutto con noi stessi. Perché se lo Stato i soldi se li fa dare dagli italiani è un’altra musica. Ma se siamo senza soldi? Balle. E’ quello che vogliono farci credere. In realtà abbiamo uno dei risparmi più alti del mondo. La prova?
Asta dei BOT a 12 mesi di luglio: sono stati collocati tutti i titoli offerti dal Ministero dell’Economia per 7,5 miliardi di euro con un rendimento negativo del -0,124%. Addirittura la domanda è stata di 11,13, miliardi. Il che significa che gli italiani si fidano a prestare i soldi allo stato e per farlo sono disposti ad accettare di rimetterci anche qualcosina. Asta di agosto: offerta 7mld, domanda 12,2 mld, tasso – 0,192%. Asta del 9 settembre: offerta 7mld, domanda 12,9 mld, tasso – 0,225%. In più sono stati emessi Btp a 3 e 7 anni con tassi positivi. Il grafico evidenzia il rendimento del BTP decennale negli ultimi tre anni e la discesa dei tassi.
Che cosa significa tutto questo? Se il governo fosse autorevole e godesse della fiducia degli italiani avrebbe potuto far sottoscrivere un grande debito nazionale evitando di impegnare le generazioni future.