(di Gianni De Paoli) Dopo Caporetto il generale Luigi Cadorna, capo di stato maggiore delle Forze armate, venne destituito e al suo posto fu nominato il generale Armando Diaz che portò l’Italia alla vittoria nella prima guerra mondiale. Quando una squadra di calcio va male, viene sostituito l’allenatore. Poco importa se in campo c’erano altri a sbagliare i goal. E’ lui il responsabile ed è lui a pagare. Quando la nave affonda è il capitano ad assumersi la colpa e va a fondo assieme alla nave. Onori e oneri. Chi comanda, chi ha il potere, specie se assoluto come nel caso del direttore generale di un’azienda ospedaliera, chi decide, chi nomina o sposta primari, chi decide le strategie aziendali se poi all’interno dell’ospedale qualcosa non funziona e succede qualcosa di grave è sua la responsabilità, anche indiretta, e se ne deve andare. Se non lo fa, dev’essere rimosso.
All’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, dove a causa di un’infezione da citrobacter sono morti quattro neonati prematuri e altri ne sono rimasti lesionati a livello nervoso centrale, sono stati sospesi un primario, il direttore sanitario e il direttore medico, ma il direttore generale, cioè il comandante supremo è rimasto al suo posto.
Il dottor Francesco Cobello, al vertice dell’azienda ospedaliera di Verona da cinque anni, è ancora lì al suo posto come se niente fosse accaduto, come se il caso di malasanità che ha fatto andare Verona sulle pagine di tutti i giornali non lo riguardasse. Ci si chiede il perché. Di quali protezioni gode questo signore? Come mai Zaia, da cui dipendono direttamente i vertici sanitari regionali, che si è sempre dimostrato presente, efficiente e capace questa volta non interviene e non lo sostituisce? L’ ospedale di Verona ha bisogno urgente di un cambio dei vertici.