(di Marco Danieli) Questa mattina, in Comune si è tenuta una conferenza stampa organizzata dagli ex lavoratori presso Fiege E-Commerce, partner logistico di Zalando nello stabilimento di Nogarole Rocca che sono stati lasciati a casa senza un apparente motivo; presente in aula anche l’ex sindaco Flavio Tosi. In poco più di tre mesi, sarebbero stati licenziati circa 500 dipendenti, madri e padri di famiglia, giovani con speranze di un impiego, famiglie trasferite da più di 700 Km con la promessa di un lavoro. Le persone lasciate a casa sono state licenziate con la scusa dell’assenza di lavoro, ma l’azienda continua ad assumere ancora oggi in maniera ininterrotta dato che il lavoro si sarebbe intensificato come lasciano intendere alcune dichiarazioni dell’azienda stessa. Inoltre, la selezione delle persone non seguirebbe – sostengono i lavoratori – un criterio oggettivo, ma discriminatorio. Ad esempio, tra i vari criteri di selezione, l’altezza del dipendente non può essere inferiore ai 160 cm, come dimostra la mail interna dell’azienda alle agenzie per il lavoro (APL) che collaborano con Fiege.

Le APL inoltre hanno ammesso durante i colloqui di cessazione che non si possono stabilizzare tutti i contratti, altrimenti non ci sarebbe più lavoro per loro. L’azienda decideva già 15 giorni prima della scadenza chi doveva rimanere e chi no, come dimostrerebbero le schermate di un file interno.

Gli ex dipendenti hanno puntualizzato: “Siamo stati noi a puntare i riflettori sulla situazione che si sta creando, e non i sindacati come erroneamente è stato scritto sui giornali. Abbiamo scritto all’azienda tramite avvocato per far valere i nostri diritti e solo successivamente, i sindacati hanno contattato l’azienda. Le persone venivano chiamate l’ultimo giorno, fatte salire in ufficio con tutti i documenti come se dovesse rinnovare il contratto e poi venivano lasciate a casa senza una giustificazione plausibile se non il calo di lavoro”.

L’Azienda ha inoltre scritto sui giornali che dopo 6 mesi il dipendente passa sotto Fiege in maniera diretta e con un contratto a tempo indeterminato. Ma il contratto che è stato presentato in Sala Blu dagli ex lavoratori, dice l’esatto contrario. L’azienda infatti assume personale che ha svolto la stessa mansione per 6 mesi con contratto a tempo determinato e con un mese di prova per svolgere la stessa mansione. Il contratto mostrato è di un ex dipendente che dopo 5 mesi sotto Fiege, è stato lasciato a casa.

In conclusione hanno poi sottolineato: “Vogliamo portare alla luce una situazione in cui sono state fatte promesse, anche in accordo con gli enti territoriali, di creare occupazione. Invece si sta creando solo disoccupazione. Non si capisce perché in un periodo storico così delicato, l’azienda mandi via delle persone per assumerne altre a fare lo stesso lavoro anzichè portare avanti il personale già formato. Anche per i colleghi che stanno ancora lavorando la dentro noi portiamo avanti la nostra causa per creare un ambiente meritocratico e non discriminatorio”.