(c.r.) Sono in discussione al Senato l’allungamento dei tempi dei finanziamenti del fondo di garanzia per le pmi agricole fino a 20-25 anni. La mole creditizia inizia nel frattempo ad essere rilevante per gli sviluppi del comparto primario. A livello istituti di credito, best performer è Banca Intesa con circa 109 milioni di euro di pratiche istruite, per un valore medio di 203 mila euro, pari a circa il 28% del totale finanziato. Segue il BancoBPM con 31 milioni di euro, terza Ubi-Banca con 24 milioni. Fra le regioni che si rivolgono al Fondo di Garanzia, svetta la Toscana con 52 milioni di Euro seguita dal Veneto con 50 milioni,terza la Lombardia con 47 milioni. Prosegue al ritmo di 10 milioni di euro al giorno la presentazione di richieste di garanzia al fondo per le piccole e medie imprese da parte del comparto agricolo.
A due mesi dall’avvio dell’apertura al comparto primario del Fondo gestito da Mediocredito centrale, secondo Il Sole 24 Ore, l’ammontare dei finanziamenti ha raggiunto quasi i 400 milioni di euro, su un totale di 3.579 operazioni. «Queste operazioni utilizzano oggi il plafond agevolativo autorizzato dall’Unione europea. Diviene sempre più necessario, però, in ottica futura – spiega il sottosegretario Giuseppe L’Abbate – ampliare l’operatività del fondo nel medio lungo termine attraverso l’attivazione dei regolamenti in esenzione. Per questo con un ulteriore intervento normativo proposto al Decreto Agosto in questi giorni in discussione al Senato, allunghiamo i tempi dei finanziamenti sino a 20-25 anni, compiendo appieno e in neppure un anno quella rivoluzione per il credito in agricoltura che gli imprenditori ci chiedevano da tempo per sbloccare investimenti e creare così valore aggiunto per le proprie imprese e nuovi posti di lavoro al passo con i tempi».