Stangate sul risparmio: in campo scendono gli avvocati di AdiConsum Verona che ieri in Camera di commercio hanno riunito alcune delle vittime. Oltre duecento persone, in presenza o via internet, hanno assistito all’evento per comprendere le modalità di tutela in caso di perdita negli investimenti. All’incontro hanno partecipato il Presidente dell’Associazione scaligera, Davide Cecchinato, e i legali dell’associazione, avvocati Silvia Caucchioli, Carlo Battistella e Iacopo Cera. Per Davide Cecchinato, Pres. Adiconsum Verona: «Il risparmio delle famiglie è sotto attacco. Sono necessarie strategie di difesa più efficaci altrimenti a breve subiremo un ulteriore impoverimento. Ad oggi i mezzi per ottenere tutela esistono ma presuppongono una effettiva cultura finanziaria da parte del consumatore. La nostra Associazione è sempre stata attiva per tutelare il risparmiatore e vuole esserlo ancora di più in futuro posto che i casi di risparmio tradito continuano ciclicamente a riproporsi”.

Caso diamanti.

Sulla vicenda dei diamanti da investimento sono state illustrate all’incontro lo stato delle trattative con le banche coinvolte con particolare riferimento alle tempistiche di consegna delle pietre. “Per quanto concerne la modalità di insinuazione al passivo fallimentare IDB s.p.a., l’Associazione – ha dichiarato  Iacopo Cera di Adiconsum Verona – ha predisposto un modulo e lo ha messo a disposizione gratuitamente sul proprio sito web all’indirizzo https://adiconsumverona.it/modulo-passivo/“. La curatrice, esaminate le domande tempestive relative alle richieste risarcitorie, quelle tardivamente pervenute e di quelle che presumibilmente perverranno, propone, al solo scopo di contenere il numero delle eventuali opposizioni allo stato passivo, un risarcimento del 15% del valore di acquisto dei diamanti. Non è un riconoscimento automatico ma un’opportunità in più per recuperare parte del capitale perso.

Certificati Aletti

Sono oltre 50 i cittadini veronesi che si sono già rivolti ad Adiconsum Verona per i certificati Aletti. A giudizio dell’Associazione sono molti di più i potenziali risparmiatori che hanno acquistato in banca nel 2015 i prodotti: Aletti certificate Autocallable Unicredit, Aletti certificate CPN Telefonica e Aletti certificate Autocallable Eurostock. “Purtroppo – ha puntualizzato Silvia Caucchioli – alla scadenza i titoli hanno perso il 60% del loro valore. I certificati sono titoli derivati rischiosi, adeguati solo a risparmiatori esperti e coscienti del rischio. In caso di vendita a soggetti non consapevoli del rischio è possibile recuperare, almeno in parte, le somme perse”.

Morgan Stanley

“Chi ha investito nel Fondo Morgan Stanley Alpha Plus – ha evidenziato Carlo Battistella – può ottenere tutela e recuperare le somme perdute. Le banche avrebbero indotto i clienti a sottoscrivere nel 2015 quote della Sicav Morgan Stanley Diversified Alpha Plus Fund B, senza fornire adeguate spiegazioni dell’operazione e senza consegnare copia della documentazione contrattuale”. Il fondo è stato lanciato nel 2009 ed ha vissuto un periodo difficile tra il 2014 e il 2016, con rendimenti negativi e forti rimborsi che hanno portato il patrimonio gestito ad un minimo storico.