L’ex Manifattura Tabacchi è uno dei 22 cantieri che cambieranno nei prossimi anni il volto di Verona. Ieri sera la presentazione (qui il nostro video) presenti gli assessori all’Urbanistica Ilaria Segala, alla Smart city Francesca Toffali e alla Cultura Francesca Briani.
Nell’area disegnata da Carlo Scarpa nei primi Anni Trenta, si sono potuti osservare alcuni dei progetti che sono stati inseriti nel dossier di candidatura a Capitale della Cultura 2022. Cinque ‘mondi’ che contribuiscono a rendere la nostra città un’eccellenza per il patrimonio storico e artistico nazionale.
E di questi cinque, uno mette insieme smart city, nuovi spazi urbani e turismo, perché la cultura si fa spazio in tutti gli ambiti cittadini. Durante il pomeriggio sono stati illustrati la storia e il progetto di rigenerazione dell’ex Manifattura Tabacchi, di cui hanno parlato l’architetto Michele De Mori dell’associazione Agile e l’ingegnere Paolo Signoretti della nuova proprietà. Ad accompagnare le loro parole una mostra con foto, bozzetti e disegni di quello che è stata e sarà l’area industriale che si trova tra la fiera e la stazione.
E poi, uno dopo l’altro, i segni della nuova Zai. Dalle Gallerie Mercatali al Wine museum, di cui ha parlato il vicepresidente di Veronafiere Matteo Gelmetti, al nuovo polo tecnologico universitario con i suoi laboratori, illustrati dal docente Paolo Fiorini dell’Università di Verona. Fino al potenziamento del Consorzio Zai, e quindi della logistica, con Nicola Boaretti. Idee e progetti del capitolo ‘Smart city, green city – La città nuova per l’ambiente’, ossia sostenibilità, innovazione e rigenerazione urbanistica. Dal centro a Verona Sud, dalla dimensione dell’individuo a quella dell’ambiente che lo circonda, ma anche al nuovo modo di fare urbanistica in chiave green e smart. Soluzioni che trasformeranno il contesto cittadino scaligero in un ambiente dinamico, pulito e a misura d’uomo.
Infine il turismo, con il nuovo Dms –Destination management system che mette in rete tutte le destinazioni turistiche del Veneto. Una partita che vede in campo la Dmo di Verona, ma anche tante associazioni, come quella delle Strade del Vino Valpolicella, rappresentata da Miriam Magnani. Il capitolo ‘Verona Beyond – La città fra turismo e territorio’ mette, infatti, in rete una progettualità che supera i confini urbani per raggiungere il mondo che si trova al di fuori delle mura scaligere.
L’assessore Ilaria Segala ha commentato “Poter conoscere i progetti di sviluppo della città direttamente all’interno dei futuri cantieri è un’occasione unica. Infatti, i cittadini già durante i primi incontri hanno dimostrato di apprezzare questa nuova modalità di coinvolgimento e partecipazione pubblica. Gli ultimi due appuntamenti – ha continuato l’assessore all’urbanistica- ci permetteranno di approfondire tematiche importanti, che stanno a cuore ai veronesi. Dall’ambiente alla rigenerazione urbana, direttamente in Zai dove stiamo scrivendo il futuro volto di Verona”. L’assessore Briani aggiunge: ”Fare cultura si sposa perfettamente con la volontà di migliorare la vivibilità di una città, per questo affronteremo anche la tematica del turismo e della sinergia tra i territori. Fare rete, soprattutto in questo momento storico, è fondamentale. E poi i veronesi potranno ammirare con i loro occhi il cantiere di Castel San Pietro. Un gioiello cittadino in una posizione spettacolare che domina la città“.