Vaccinarsi contro l’influenza? E’ raccomandato, fortemente raccomandato. La Ulss 9 Scaligera ha diffuso questa mattina i dati più aggiornati sull’influenza della scorsa stagione invernale che forniscono una solida base per prevedere quella che sta per iniziare. Nella Regione Veneto, per l’intera stagione influenzale 2019-2020, si stima che circa 423.700 soggetti abbiano contratto un virus influenzale, per un’incidenza cumulativa stimata di circa 86,4 casi ogni 1.000 abitanti. In Veneto, il picco stagionale si è raggiunto durante la sesta settimana 2020 con un tasso d’incidenza di 10,71 casi ogni 1.000 abitanti, preceduto da una rapida ascesa e seguito da un calo più progressivo, arrivando comunque ad intensità basale già dalla 11^ settimana. Durante la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale sono state vaccinate complessivamente 798.829 persone, dato superiore alle ultime otto stagioni (circa 15.000 vaccinazioni in più rispetto la stagione precedente). Delle persone vaccinate nel corso della stagione 2019-2020 la maggior parte, 604.591 soggetti pari al 75,7% del totale, erano anziani di età pari o superiore ai 65 anni; dato in lieve calo rispetto alle stagioni precedenti.
La classe di età più colpita è stata quella dei bambini tra 0-4 anni, dove l’incidenza massima registrata è risultata essere di 33,47 casi per 1.000 abitanti, comunque più contenuta rispetto alle altre stagioni. È risultata più contenuta l’incidenza per gli adulti, ed in particolare per gli anziani, in linea con la maggior parte delle stagioni passate. Complessivamente la copertura vaccinale nell’anziano, per quest’ultima stagione, è risultata essere stata leggermente inferiore a quella della precedente: 53,9% contro il 55,6% della precedente.
Nella Azienda ULSS 9 Scaligera il tasso di copertura di quest’ultima popolazione è stato del 57,02%, risultato superiore alla media regionale (53,9%), seconda tra le AULSS del Veneto. Focalizzando l’attenzione sugli Operatori Sanitari, risulta che circa 17.071 persone tra medici e personale sanitario di assistenza sono state vaccinate contro i virus dell’influenza, valore assoluto maggiore delle ultime otto stagioni e con trend positivo (+2.000 soggetti rispetto alla stagione passata), ad indicare una sempre maggiore diffusione della pratica vaccinale tra gli Operatori. Il tasso di copertura vaccinale per questa categoria risulta pertanto stimabile a 31,7%. Sono stati segnalati 259 casi, di cui 15 gravi, con 8 decessi. I 15 casi gravi indicati avevano una media di età di 57 anni e spaziavano in un range d’età dai 2 agli 86 anni; il 60% era di sesso maschile. Per il 53% di loro la complicazione maggiore è stata una sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), mentre i restanti hanno riscontrato gravi infezioni respiratorie acute (SARI).
La tipizzazione del virus ha portato all’identificazione per la maggior parte dei casi il ceppo A: per il 40% la tipologia è H1N1 e per il 33% H3N2, solo per 2 casi il ceppo era il B. Il 53% ha necessitato il ricovero in terapia intensiva e di intubazione, 2 soggetti hanno anche necessitato il ricorso alla terapia in ECMO (Ossigenazione Extracorporea a Membrana). Il 70%, al momento dell’infezione influenzale, presentava patologie pregresse.
Per la stagione 2019-2020, il tasso di ospedalizzazione stimato per l’intera popolazione regionale si aggira attorno al 4,61 casi/100.000 abitanti, mentre il tasso di mortalità risulta pari a 0,16 casi/100.000 abitanti.