(di Marco Danieli) Negli scorsi giorni il Presidente della Regione Luca Zaia ha dichiarato di aver proposto il ritorno alla didattica a distanza per ridurre l’affollamento sui mezzi di trasporto pubblico. Ci sono infatti 707.000 giovani che ogni giorno vanno a scuola con i mezzi pubblici nella nostra regione. Una soluzione sicuramente efficace per contrastare la diffusione del virus, ma decisamente estrema. Traguardi sostiene però che la principale causa d’affollamento sia causata dal servizio bus a orario ridotto e chiede delle risposte: “l’amministrazione ed ATV dovrebbero spiegare alla cittadinanza il senso di questa scelta: perché diminuire le corse in un momento in cui, per evitare affollamenti, dovrebbero essere aumentate?”
“L’affollamento dei mezzi di trasporto pubblici è un problema reale, ma forse il Presidente Zaia non è al corrente che qualche sindaco della sua regione non ha fatto i compiti per casa”, commenta Caterina Bortolaso, nella foto, consigliere di 2^ Circoscrizione e vicepresidente di Traguardi, “infatti a Verona, contro ogni buonsenso, gli autobus circolano ancora a orario ridotto: tutti i bus che in era pre-covid avevano una frequenza di 15 minuti ora sono passati a 20; i 20 a mezz’ora e la mezz’ora è diventata 40 minuti. Oggi il mantenimento dell’orario ridotto non solo non ha nessun senso in un’ottica di contenimento dell’epidemia, ma rivela ancora una volta che il mezzo di trasporto pubblico è considerato unicamente uno strumento per studenti e non una valida alternativa al mezzo proprio per i lavoratori. Una politica che non fa altro che scoraggiare l’utenza: i cittadini si trovano ancora costretti a scegliere il mezzo proprio non solo per praticità, ma anche per la propria sicurezza”.
Beatrice Verzè, consigliera di quinta circoscrizione ha continuato: “avevamo già sollevato la questione nell’odg sulla mobilità presentato in diverse circoscrizioni insieme a Verona in Comune e PD (e approvato). Tuttavia al tempo la rarefazione del servizio dei bus pareva in linea con la, pur criticabile, prassi di ATV di limitare la circolazione ai soli bus festivi nel periodo estivo”.