Il ponte di viale Piave è pronto per essere rimesso a nuovo. Dopo le verifiche sulla tenuta del calcestruzzo esterno, realizzate nei mesi di agosto e settembre, il prossimo passo sarà il consolidamento statico e funzionale di tutto il cavalcavia. Un intervento da 2 milioni e 100 mila euro sull’infrastruttura, opera strategica per la viabilità della Zai e porta di ingresso a sud della città, che da 25 anni non aveva manutenzione. La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo che prevede il rinforzo della campata centrale e delle pile in calcestruzzo, il rifacimento dei cordoli e la sostituzione delle barriere laterali con parapetti muniti di rete grigliata, sia sul ponte che sulla strada parallela al sottovia. E ancora, il rifacimento dei giunti e la realizzazione di un impianto di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Il tutto, tenendo conto del notevole volume di traffico che interessa il viadotto. Prevista già una successiva fase per l’adeguamento antisismico.
Con quest’ultimo stanziamento, in tre anni la giunta Sboarina ha investito 3 milioni per controlli e manutenzioni che non venivano fatte da anni. La Giunta ha infatti destinato ulteriori 300 mila euro alla manutenzione straordinaria degli altri ponti, tra cui quelli lungo la bretella T4-T9 della tangenziale nord, dove verranno utilizzati anche dei droni. La somma va ad aggiungersi ai 470 mila euro per le verifiche e lavori ai cavalcavia. Sono stati controllati 130 ponti, compresi quelli sull’Adige, e per la messa in sicurezza e il monitoraggio anche attraverso piattaforme aeree. Così come per l’installazione di un sistema di monitoraggio da remoto tramite sensori sul ponte ad arco in muratura di via Forte Tomba. Oltre che per la collaborazione con il dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Trento per una indagine specializzata in tutta la città.