Finisce nel Consiglio comunale di giovedì l’aumento di capitale di VeronaFiere dopo che la Giunta ha deciso di utilizzare i due milioni€ che aveva inizialmente destinato a questa operazione finanziaria necessaria a mettere in sicurezza l’ente di viale del Lavoro. Una cifra, fra l’altro, assai probabilmente non sufficiente dato che la quota del Comune – che è il maggior azionista col 39,483% delle azioni – dovrebbe attestarsi fra gli 11 ed i 12 milioni€ se verrà mantenuta la richiesta di 30 milioni di capitale fresco da parte della Fiera e sempre che il Comune voglia preservare il proprio peso. Alla seconda commissione del Consiglio comunale, che oggi vagliava le proposte di scostamento di bilancio avanzate dalla Giunta, infatti nessun assessore, né quello al Bilancio né quello alle Partecipate (vacante dopo le dimissioni di Daniele Polato), ha ritenuto di rispondere sull’argomento e sulla richiesta di chiarimenti avanzata da Michele Bertucco. In particolare, nessuna informazione relativa ad un bilancio 2019 che si sarebbe riusciti a chiudere in pareggio – questa l’osservazione di Bertucco – soltanto attraverso la vendita del cespite parcheggio multipiano per 12 milioni€ alla Polo Fieristico Veronese Spa (Comune di Verona 85%, Fiera di Verona 15%) che già sarebbe di per sé un finanziamento…

Nel frattempo Giovanni Mantovani, dg di VeronaFiere, è stato riconfermato membro del board of directors di UFI, l’associazione internazionale di riferimento per l’industria fieristica che rappresenta 782 organizzatori di manifestazioni e quartieri fieristici, in 83 paesi del mondo.

Mantovani resterà in carica per un altro triennio, fino al 2023. All’interno del board, lavorerà per dare attuazione alle decisioni prese dai vertici di UFI e promuovere strategie e iniziative per la crescita del sistema fieristico globale, valorizzandone il ruolo di strumento primario a servizio delle economie.