(articolo in aggiornamento) Questi i dati di oggi della pandemia resi noti oggi dal governatore Luca Zaia: i tamponi sono saliti a 2,479 milioni; i positivi sono cresciuti di 2.763 unità, in totale da febbraio sono stati 84.255 i veneti contagiati, 50.250 quelli attualmente positive. Si studiano misure di contenimento in Veneto in coordinamento con altre regioni contermini ancora in zona gialla: il provvedimento – annuncia Zaia – sarà pronto a breve. In isolamento, ci sono 16.034 veneti, 923 in più nelle ultime 24 ore. I pazienti ricoverati sono 1696, più 116, e quelli in terapia intensiva sono oggi 210, più 7 su ieri. I pazienti dimessi sono saliti a 5.260, ma il dato più preoccupante sono i 48 decessi nell’ultima giornata, un dato che porta a 2.643 i veneti deceduti per il coronavirus. Il dato comprende anche i pazienti delle RSA.

La telefonata di Mattarella: Zaia ha annunciato che il Presidente della Repubblica questa mattina lo ha chiamato per avere informazioni di prima mano sulle reali condizioni sanitarie del Veneto e per portare la propria solidarietà. Zaia ha confermato la tenuta del sistema sanitaria, ma anche il proseguire di comportamenti da parte della popolazione troppo faciloni. «La zona gialla non è un diritto, o un premio. Abbiamo ricevuto migliaia di segnalazioni da parte di singoli cittadini di comportamenti scorretti in questi giorni. Chiedo ai Veneti di tirare il freno a mano, senza togliere libertà ma evitando comportamenti pericolosi. Dateci una mano a non tagliare servizi essenziali negli ospedali. Oggi abbiamo approvato in Giunta un protocollo innovativo di cure domiciliari per quei pazienti che non debbono andare necessariamente in ospedale: è stata la forza di marzo, dobbiamo replicare e fare di meglio. Ringrazio i 650 medici di base che hanno compiuto gratis il tampone ai cittadini nei giorni scorsi. Il 70% di chi va al pronto soccorso torna a casa: perché li possiamo seguirli comunque senza appesantire la struttura. Consegniamo i saturimetri la ossigeno-terapia a domicilio. Chi ha avuto il Covid ed è guarito può donare il sangue per aiutare col plasma altri malati: chiedo a tutti di contattare le autorità per poter avere plasma iperimmune, abbiamo ancora riserve ma servono ancora i donatori».

Zaia riaprirà l’ospedale di Valdobbiadene che servirà per la riabilitazione dei malati Covid dismessi.