(articolo in aggiornamento) Bilancio quotidiano di Luca Zaia sull’andamento della pandemia: abbiamo un solo vantaggio sul virus, un alto turn over dei malati con permanenze più corte in ospedale. Oggi sono cresciuti i positivi di 3mila unità: 87.337 dall’inizio della crisi, 52.235 quelli attualmente infettati. In isolamento, ci sono 17.681 persone. In ospedale sono ricoverate 1.773 persone, più 77 su ieri. Siamo al livello dei ricoveri del 30 marzo scorso. I pazienti ricoverati non Covid nel Veneto ammontano a 7.952 persone. In terapia intensiva ci sono attualmente 216 pazienti, più 6 su ieri. Il valore è pari a quello del 19 marzo scorso. I pazienti dimessi sono saliti a 5.336 persone. I tamponi effettuati sono 2,494 milioni per i molecolari cui si aggiungono 494mila tamponi rapidi che vengono eseguiti al ritmo di 120-130mila a settimana.
Zaia ha confermato che sempre più reparti ordinari degli ospedali vengono convertiti per l’emergenza Covid, soprattutto nel Veronese che è la provincia più sotto pressione. Domani Zaia emetterà una nuova ordinanza per evitare gli assembramenti assieme a Emilia Romana e Friuli Venezia Giulia, così da coordinare le azioni. Polemico Zaia sulle minacce di Conte di “supremazia nazionale”: «Assurdo, le Regioni non hanno mai agito contro lo Stato centrale, abbiamo approvato tutto. Non esiste questo atteggiamento, qui c’è il centralismo non il federalismo. Spiace perché abbiamo portato il massimo apporto al Governo, mai ci siamo permessi di intralciarne l’azione. Andiamo avanti. A cittadini chiedo coraggio e determinazione, torniamo allo spirito di marzo. Tutto qua».