(di Marco Danieli) Zaia ha deciso: in Veneto nel weekend si chiudono anche tutti i negozi a parte farmacie, para-farmacie, tabaccherie, alimentari ed edicole; restano aperti i supermercati; rimangono chiusi i centri commerciali. Per il resto tutto come prima accompagnato dalla forte raccomandazione di non andare a fare la gita fuori-porta, sul lago, ai monti e al mare e di non andare in centro a fare “ le vasche”. L’ordinanza sarà in vigore da domani al 3 dicembre ed è condivisa dal Ministro della Salute, e adottata anche dai presidenti del Friuli Venezia Giulia e dell’Emilia Romagna.
La decisione di questo ulteriore giro di vite è dovuta al fatto che ci sono 54 mila addetti alla sanità, dai medici agli infermieri e a tutti i lavoratori del settore, che si stanno impegnando al massimo e non è accettabile che invece vi siano quelli che se ne fregano, che vanno in mezzo al casino, che tengono abbassata la mascherina per fumarsi la sigaretta o bere il bianco.
“L’ordinanza mira a intercettare gli irriducibili” spiega Zaia, cioè quelle persone prive di buonsenso che per i loro comportamenti costringono a prendere provvedimenti che toccano tutti, anche coloro che già si comportano bene e che fortunatamente sono la maggioranza. “Inutile continuare a dire che i medici sono degli eroi, e poi avere comportamenti scorretti.” Insomma a causa del comportamento irresponsabile di una minoranza tutti siamo costretti ad ulteriori limitazioni.
“Il problema – ha precisato Zaia- non sono i posti letto! Magari il problema fosse quello, prenderemmo un capannone e in quattro e quattr’otto lo riempiremmo di letti. No, il problema non è quello. Il problema è che non ci sono abbastanza medi e infermieri!” E ancora una volta il nostro governatore ha giustamente denunciato gli errori fatti negli anni scorsi sulla programmazione del personale sanitario ( numero chiuso a Medicina), augurandosi che vi si metta mano al più presto.