Accordo raggiunto a larga maggioranza, voto politicamente molto significativo: per le piccole e medie imprese europee, arriva una tabella di marcia per ridurre del 30% la burocrazia e sbloccare i pagamenti“.
Paolo Borchia, europarlamentare della Lega e coordinatore in commissione ITRE per Identità e Democrazia, ha convinto i gruppi parlamentari dell’Eurocamera e dopo due mesi di negoziati intensi, ha incassato l’approvazione a larga maggioranza per la relazione d’iniziativa su “Una nuova strategia per le pmi europee”, adottata in commissione con 69 voti favorevoli e 4 contrari.
“Durissima battaglia – spiega Borchia – ma siamo riusciti ad arginare gli eccessi ideologici di stampo ambientalista. Ne esce un testo equilibrato, a misura di piccolo imprenditore: tra i punti accolti, l’abolizione di almeno il 30% degli oneri amministrativi, l’adozione di strumenti di difesa commerciale contro la concorrenza sleale di alcuni Paesi terzi e la semplificazione dei complessi requisiti di accesso agli strumenti finanziari europei. Inoltre, sono richiesti strumenti ad hoc per l’artigianato tradizionale“.
Borchia, attivo per anni nel settore del marmo, invoca nel documento l’introduzione di valutazioni d’impatto economico che misurino il rapporto costi-benefici sulla competitività delle imprese in caso di adozione di nuove normative.
Dopo la votazione in plenaria, prevista per gennaio, toccherà alla Commissione europea concretizzare in norme le proposte di Borchia