(di Marco Danieli) E’ un piccolo esempio, uno dei tanti, di quanto possono fare anche poche persone, ma animate dalla buona volontà. Oggi, nel campus dell’istituto Don Bosco (qui il nostro video) , è il giorno della distribuzione di generi alimentari per un centinaio di famiglie veronesi in difficoltà. Alcuni pallet di derrate alimentari fresche – frutta di stagione, verdura – e cibi confezionati – anche per neonati – che arrivano dal Banco Alimentare e da singole imprese, come il Pastificio Rana. A provvedere alla distribuzione un’associazione – Mani Giovani – fondata una quindicina d’anni fa per dare continuità all’azione spontanea del salesiano don Marcello Rizzo, docente della scuola, e per coinvolgere i ragazzi della scuola in un progetto di volontariato sociale. «Seguiamo un centinaio di famiglie, italiane e immigrate – spiega il presidente di Mani Giovani, Andrea Adami, che con Davide Bertagnoli e Maddalena Morgante provvede, assieme ad altri volontari, al confezionamento dei pacchi e alla loro consegna -: alcuni vengono qui da sempre, altri entrano ed escono dall’assistenza; sappiamo di non poter fare molto, di certo queste famiglie non possono andare avanti un mese soltanto col nostro pacco viveri, ma resta un aiuto comunque essenziale╗. Unica condizione per accedere agli aiuti è la certificazione Isee: serve per poter aiutare chi è davvero in difficoltà e per allontanare chi cerca di approfittare della situazione. Banalmente, avere l’Isee sempre a zero non aiuta, anzi: «Se ci presentano un Isee che da tre anni è a zero, non procediamo alla consegna. Perché vuol dire che si tratta di situazioni di lavoro nero, di evasione, che ci sono altri mezzi per vivere. Meglio che gli aiuti vadano a chi davvero non ce la fa» rimarca Davide Bertagnoli.
La fila prosegue ordinata, nel giro della mattinata, le scorte di cibo sono finite. Per oggi si chiude, fra quattro settimane il campus riaprirà con un nuovo carico alimentare da distribuire…