“La pandemia ha posto il sistema economico e sociale di fronte a nuove sfide”, ha dichiarato Carlo Ferraresi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cattolica Assicurazioni. “Cambiamenti che nessuno si aspettava a livello di mercato e che partono dalle abitudini di consumo della clientela, che sta più attenta al prezzo. Cattolica si è dovuta adeguare a tali cambiamenti, prestando maggiore attenzione alle offerte personalizzate e alle nuove esperienze e modalità di acquisto dei clienti e focalizzandoci sulla salute, i servizi digitali e i data analytics”.
Sulla conversione del canale digitale a quello fisico e “umano” in modo efficace, Ferraresi ha aggiunto: “La rete agenziale sarà sempre il caposaldo della capacità distributiva delle compagnie e di Cattolica, ma è importante dotare la rete delle capacità imprenditoriali e tecniche legate al digitale e alla tecnologia, che non sono un’alternativa alla rete: quest’ultima deve anzi servire il cliente anche digitalmente. La tecnologia deve essere appaiata e di supporto e complemento alla continuità della rete fisica”.
Il numero uno di Cattolica ha poi commentato l’operazione di M&A con Generali: “La partnership con Generali, annunciata a giugno, ha incominciato a essere operativa dopo l’aumento di capitale riservato al Gruppo a fine ottobre. Siamo sicuri che questa operazione creerà valore per gli stakeholder: non è un lavoro semplicissimo ma siamo sicuri che le capacità della nostra squadra manageriale porteanno a termine questa collaborazione fondata su quattro pilastri”.
“Il 2021 – ha aggiunto Ferraresi – per Cattolica sarà un anno in cui non mancheranno le cose da fare: chiuderemo la seconda tranche di aumento del capitale, dal 1 aprile Cattolica passerà dall’essere una cooperativa a una Spa e successivamente dovremo mettere concretamente le basi per questa partnership. Generali è stato attento e rispettoso nei confronti di Cattolica, del suo brand e dei suoi stakeholder e sono sicuro che sarà una storia di successo”.