La Tari 2020 per le utenze domestiche si presenta nella nuova versione introdotta da quest’anno da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che ha stabilito costi e criteri standard in tutta Italia con l’obiettivo di uniformare in tutto il paese i calcoli e le categorie di utenti. Fra le novità introdotte dall’Autorità anche la modifica delle fasce di esenzione o delle riduzioni sulla tassa. Il nuovo regolamento è già stato approvato dal Consiglio comunale e riguarda 121 mila posizioni.   

La principale novità per i cittadini veronesi è che il Comune si accollerà l’importo di 300 mila euro, già messo a bilancio, per pagare la parte variabile della tariffa per le categorie a basso reddito. In questo modo l’Amministrazione ha deciso di applicare l’unica discrezionalità concessa da Arera, ovvero l’agevolazione sociale a vantaggio delle famiglie veronesi disagiate, circa un migliaio, con un reddito annuo compreso fra 8.265 e 15.000. Questi utenti dovranno pagare così solamente la quota fissa della Tari. Mentre, sempre in virtù del nuovo regolamento Arera, da quest’anno anche i cittadini con reddito al di sotto degli 8.265 euro dovranno pagare la Tari, calcolata da un minimo di 33 ad un massimo di 80 euro l’anno. Si tratta di 523 soggetti, che finora erano stati esentati, ma per i quali il Comune non può intervenire. 

Per il resto della popolazione, le circa 120 mila utenze con reddito superiore a 15.000 euro, le tariffe Tari 2020 restano sostanzialmente invariate, con una differenza in bolletta che varia da un minimo di  0,40 centesimi al mese ad un massimo di 0,90. Una variazione minima che non è dovuta ad un aumento del costo TARI, visto che la tariffa è calcolata sul consuntivo dell’anno 2018, ma ad una diversa ripartizione del tributo dettata dalla nuova normativa ARERA, che  determinato i criteri di calcolo e di attribuzione del tributo senza lasciare discrezionalità al Comune. Le agevolazioni riconosciute dal Comune, sulla parte variabile della bolletta, ai possessori dei seguenti requisiti: appartenenti alla fascia di ISEE inferiore a 8250 euro,  titolari di reddito e pensione di cittadinanza, titolari di Carta Acquisti, titolari dei bonus gas ed elettricità. Per il Comune di Verona, gli utenti che rientrano in questa categoria sono circa un migliaio, calcolato sull’analisi dei dati 2019.

La scadenza per pagare la Tari è il 16 dicembre. Molti cittadini hanno già ricevuto per posta la comunicazione con i relativi importi, altri la riceveranno nei prossimi giorni e comunque entro la fine del mese. Solori ha infatti rafforzato il servizio di postalizzazione per raggiungere più utenti nel minor tempo. La settimana scorsa sono state inviate 36 mila mail e pec ad altrettanti utenti, da lunedì parte invece la consegna degli avvisi cartacei, circa 115 mila gli avvisi di pagamento che arriveranno nelle cassette della posta. Per i cittadini che devono aggiornare i propri dati, utili al calcolo della Tari, o fornire la mail a cui ricevere gli avvisi, Solori invita a contattare i recapiti presenti sul sito. Le novità e le agevolazioni della Tari 2020 sono state illustrate oggi dall’assessore ai Tributi, Francesca Toffali, insieme all’amministratore unico di Solori, Marco Vantini. 

“Si tratta di una piccola rivoluzione – ha detto l’assessore Toffali – perché da quest’anno in tutta Italia la Tari sarà pagata con la stessa metodologia di ripartizione dei costi e come riferimenti i medesimi anni di costi. Con il nuovo regolamento Arera, la discrezionalità del Comune è stata letteralmente eliminata dall’Autorità nazionale. L’unica leva che Verona ha potuto azionare è stata quella delle agevolazioni sociali mettendole completamente a carico del bilancio comunale. Avremmo potuto diluirle su tutte le altre utenze, ma abbiamo preferito farcene completamente carico. Le tariffe da quest’anno vengono calcolate in base a criteri prestabiliti, gli utenti potranno trovare leggeri rincari in bolletta ma si tratta di variazioni davvero minime. Come Amministrazione abbiamo fatto tutto ciò che ci è stato concesso per agevolare i cittadini e soprattutto per andare incontro alle categorie più deboli”.

 “Abbiamo rafforzato il servizio per l’invio della posta elettronica e di quella cartacea – ha spiegato Vantini -. L’obiettivo è raggiungere tutti gli utenti con largo anticipo rispetto alla data di scadenza della Tari che è il 16 dicembre. Siamo a disposizione dei cittadini che devono aggiornare i propri dati e di chi vuole ricevere gli avvisi via mail, ciò permette anche di alleggerire il servizio postale”.