Salvini ha lanciato il sasso nello stagno. La proposta di una federazione del centrodestra fra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non sarà qualcosa di nuovo, ma è quel sasso che, lanciato nell’acqua stagnante del centrodestra con le sue onde potrebbe rimetterlo in movimento. Non che il centrodestra sia in crisi, tutt’altro. E’ vincente, è maggioranza nel paese e interpreta il comune sentire della grande maggioranza degli italiani.
Ma è fermo. A parte la sospensione parziale della democrazia che dura ormai da dieci anni, a bloccarlo hanno contribuito il grave errore di Salvini di essere andato al governo coi grillini, la successiva uscita, la fine del ciclo berlusconiano e la conseguente dissoluzione di Forza Italia che vive solo perché esiste una rappresentanza parlamentare. Bisognava che qualcuno facesse una mossa.
L’ha fatta Salvini “Penso a una federazione, lavorare insieme, unire cuori, per portare al governo soluzioni concrete” ha dichiarato a Sky dopo una telefonata “cordiale” con Berlusconi per chiarire i rumours circa la disponibilità dei parlamentari di FI a votare la legge di bilancio e ad appoggiare il governo. Sia Berlusconi che Conte hanno smentito un eventuale allargamento della maggioranza. Il Cavaliere ha dichiarato che la disponibilità a collaborare è solo ed esclusivamente dovuta a lavorare per il bene degli italiani in guerra contro il Covid.
Ma, si sa, che “non se dise che la vaca xe mora se almanco un pel nero non la gà”. Sia al centro che in periferia gli azzurri vanno un po’ a ruota libera – basta guardare come si muovono a Verona- e allora ecco l’idea di Salvini: rispolverare non tanto il partito unico, quando un accordo forte fra i tre partiti del centrodestra per un’azione politica comune e congiunta, in Parlamento come nel paese. Con una piccola differenza. Stavolta la federazione sarà a trazione leghista. Staremo a vedere.