Questo il bollettino quotidiano rilanciato dal governatore Luca Zaia: ieri i tamponi complessivamente eseguiti (molecolari e rapidi) sono stati 47.995, per un numero complessivo che si avvicina oramai ai 3 milioni di Veneti testati ad oggi. I positivi sono cresciuti, ma meno di ieri: 2.194 nelle 24 ore per un totale di 127.416. In isolamento ci sono 38.412 persone, più 492 su ieri. I ricoverati in terapia non intensiva sono oggi 2.452, più 57; quelli in terapia intensiva sono 320, più 14. In totale ci sono in Veneto, 2.772 persone ricoverate.
I deceduti sono cresciuti tanto, di ben 95 unità, sino a raggiungere le 3.353 unità; dimessi in 6.494, più 96 su ieri.
Nuova ordinanza di Zaia che scadrà il prossimo 4 dicembre (il 3 ci sarà il nuovo Dpcm): confermato obbligo di mascherina all’aperto, usata in maniera “ossessiva” con le solte esclusioni per bimbi e disabili. Attività sportiva: all’aperto preso parchi, aree verdi, rurali e periferiche nel rispetto della distanza interpersonale di 2 metri e di un metro per le altre attività, passeggiate comprese, di un metro. Sono escluse queste attività dai centri storici e nelle località turistiche tranne per i villeggianti residenti. «So che è un sacrificio, ma evitiamo le condizioni di diffusione».
Acquisti nei negozi: una persona per volta, con la sole esclusione delle persone non autosufficienti e dei minori. «Evitiamo le famiglie intere a far la spesa» dice Zaia. Divieto di commercio all’aperto nei mercati tranne nei Comuni dove vi sia un regolamento in atto come delimitazione dell’area, per convogliare accesso e recesso ad un solo varco con controlli; controllo presenze e sorveglianze per distanze sociali e divieti assembramenti.
Tranne nelle prime due ore del mattino, per i 65enni è meglio evitare di frequentare negozi e supermercati. “Le prime due ore sono per gli over65, prestiamo attenzione a questo con responsabilità» aggiunge Zaia. Dalle 15 in poi solo consumazioni sedute all’interno ed all’esterno dei bar. E’ vietata la consumazione di bevande e cibo all’aperto tranne all’esterno dei locali di somministrazione. I ristoranti debbono rispettare le linee guide del Dpcm del 3 novembre per le modslità d’asporto: informazioni e menù digitali oppure usa-e-getta; vietati i buffet e i self service. La mascherina va usata in tutti gli spostamenti interni a bar e ristorante e il gel deve essere ovunque anche sui tavoli e nei bagni.
Indici massimi di presenza dei clienti in un negozi: sino a 40 mq, superficie di vendita, 1 cliente alla volta; sino a 250 mq, 1 cliente ogni 20 mq; sopra ai 250 mq, 1 cliente ogni 30 mq. Nelle code di attesa, va rispettato il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Il gestore è responsabile anche della coda all’esterno del locale e del numero delle presenze. La capienza massima va indicata con apposito cartello esposto. Vale anche per i gestori dei centri commerciali che debbono tener conto della capienza del totale dei singoli negozi. Per chi sgarra, c’è l’immediata chiusura.
Natale e Cenoni: comperiamo sotto casa, raccomanda Zaia, usiamo i negozi e gli esercizi di prossimità e per il Cenone chiediamo l’asporto, poi dal 3 dicembre vedremo le disposizioni che darà il Governo.