Cattolica Assicurazioni apre questa mattina con un trend al ribasso: dopo il rally degli ultimi giorni, che ha portato l’azione a 5,15€, con scambi interessanti, (più 15% nell’ultimo mese, dimezzando così le perdite a un anno) gli analisti sono tornati freddi sul titolo di Lungadige Cangrande dopo che la Consob ha confermato alle Assicurazioni Generali che dovrà avviare un’OPA nel caso superi la soglia del 25% del capitale. Questa, in realtà, potrebbe essere una buona notizia per i piccoli azionisti che avrebbero una chance di monetizzare al meglio il loro portafoglio dopo l’ingresso del nuovo paron triestino. Generali, però, ha fatto intendere al mercato che di fare un’OPA non ci pensa nemmeno e che controllerà da “remoto” Cattolica avendo già sufficienti garanzie. Basterà far funzionare le sinergie senza spingere ulteriormente sull’integrazione.
Sull’orizzonte restano però due eventi: la liquidazione dei piccoli azionisti che hanno scelto l’opzione di recesso – una fuoriuscita di 120 milioni€ – e il prossimo aumento di capitale di gennaio, per altri 200 milioni. Se Consob – che ha lasciato una porta aperta a Generali in caso di necessità particolari che possano emergere nel breve periodo – confermerà l’obbligo di OPA, sarà interessante vedere le mosse della compagnia del Leone che pure aveva preso l’impegno di aiutare Cattolica nella liquidazione dei vecchi soci e di coprire pro-quota l’eventuale inoptato del prossimo aumento.