E’ morto oggi all’ospedale di Treviso all’età di 65 anni Remo Sernagiotto. Mercoledì scorso aveva avuto un arresto cardiaco che gli aveva causato una grave anossia cerebrale ed era stato ricoverato all’ospedale di Treviso in condizioni disperate al punto che era circolata la voce che fosse deceduto. In realtà era rimasta una flebile attività cerebrale ma la morte è sopraggiunta nella giornata di oggi. Trevigiano di Montebelluna, era stato assessore regionale del Veneto e parlamentare europeo di Forza Italia, passato poi in Fratelli d’Italia nelle cui liste s’era candidato l’anno scorso alle elezioni europee cercando di essere rieletto a Bruxelles, ma non ce l’ha fatta. A Verona aveva trovato l’appoggio de L’Officina che l’aveva sostenuto in campagna elettorale facendogli ottenere un buon numero di preferenze.
Sernagiotto, detto dagli amici “Remo copertòn” in quanto imprenditore nel ramo pneumatici, vecchio democristiano, era approdato in Forza Italia come tanti altri della Balena Bianca. Era stato assessore ai servizi sociali nella giunta Galan, dopodiché era stato in Europa. Ed è proprio dai banchi del Parlamento europeo che s’era reso conto che il ciclo berlusconiano era finito e che quelli come lui, che si definiva ” liberale e conservatore“, potevano trovar casa in Fratelli d’Italia, cui aveva aderito assieme a Raffaele Fitto, suo riferimento politico a livello nazionale.
Sernagiotto era simpatico, estroverso, comunicativo, intraprendente, super-attivo, elegante ed educato. Negli ultimi anni è stato disturbato da una vicenda giudiziaria relativa a presunti illeciti durante il suo assessorato cui s’era sempre dichiarato assolutamente estraneo.