(di Gianni De Paoli) Altro passo avanti verso l’abolizione del contante. Da oggi scattano gli incentivi stabiliti dal governo Conte per usare la cosiddetta moneta elettronica (carte di credito, bancomat e applicazioni digitali) negli acquisti di tutti i giorni. E’ previsto un rimborso del 10% per chi fa acquisti con moneta elettronica fino a un tetto massimo di 1.500 euro a semestre. In pratica uno “sconto” del 10% per invogliare la gente a non usare più il denaro contante. Secondo questa logica il governo intende premiare con un super-premio i primi 100 mila italiani che pagheranno il caffè o la spesa col bancomat&simili.
Da ogni in funzione anche la “lotteria degli scontrini“, con un montepremi di 50 milioni di euro e con premi fino a 5 milioni di euro per partecipare alla quale, come per il rimborso, non sarà poi così semplice. Non sarà automatico, ma bisognerà prima scaricare un’applicazione, registrarsi indicando le proprie carte di credito e l’Iban per ricevere il rimborso semestrale. Il sistema genererà un codice Qr che dovrà essere comunicato ogni volta alla cassa dove si fa l’acquisto. In tutto questo non conterà la tipologia o il valore della spesa: un caffè o un paio di scarpe avranno lo stesso valore ai fini degli incentivi.
In questo modo il governo cerca di scoraggiare l’uso del contante, ma pare un modo un po’ indaginoso, destinato a rallentare le operazioni di pagamento alle casse dei supermercati o dei vari esercizi. Per non dire del fatto che tutto ciò è grasso che cola per le banche che incassano le commissioni e un maggior controllo da parte dello stato dei movimenti di ciascun cittadino che con la prospettiva di avere il bonus o partecipare alla lotteria sarà lui stesso a dire spontaneamente al Grande fratello fiscale che cosa fa, quali sono le sue abitudini, dov’è andato. Alla faccia della privacy!