Verona ricorda oggi la morte della medaglia d’oro al valor militare Carlo Ederle.
In via Anzani, davanti al monumento dedicato all’eroe scaligero, è stata deposta una corona per il 103esimo anniversario della sua morte, avvenuta il 4 dicembre 1917. In silenzio, hanno partecipato solo i rappresentanti delle Istituzioni che, con una breve cerimonia simbolica, hanno voluto tener accesa la memoria. Erano presenti il vicesindaco Luca Zanotto, l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani e la presidente della Seconda Circoscrizione Elisa Dalle Pezze. Ma anche il presidente dell’Associazione nazionale Artiglieri sezione di Verona Giuseppe Fratton, il colonnello Luca Fontana per il Comfoter di Supporto, il presidente della Fondazione Medaglia d’oro alla memoria Carlo Ederle Giuseppe Ederle, il tenente Roberto Pellegrini di Assoarma e i labari. Nato a Verona nel 1892, Carlo Ederle si diplomò al Licea classico Scipione Maffei, iscritto ad Ingegneria a Padova l’abbandonò quasi subito per l’Accademia di artiglieria di Torino. In prima linea sin dallo scoppio delle ostilità, il pomeriggio del 4 dicembre 1917, mentre seguiva un’azione militare della fanteria a Zenson di Piave, venne colpito mortalmente da una pallottola di mitragliatrice. Aveva appena 25 anni. Il Re gli conferì motu proprio la medaglia d’oro al valor militare.
“Le istituzioni hanno il dovere di mantenere viva la memoria e il ricordo dei nostri eroi – afferma Zanotto-. Carlo Ederle lo è stato sicuramente. Ecco perché oggi siamo qua. Ringrazio la Fondazione Ederle e le Associazioni d’Arma per la costanza con cui tengono vivi i valori di quei nostri concittadini che furono e sono per tutti noi esempio ineguagliabile di amore per la patria e senso del dovere”.