Andrea Croce è un ragazzone di cento chili. E’ titolare di un pub in piazzale Olimpia ed è un rappresentante del popolo in quanto eletto in Terza Circoscrizione dove si occupa di sicurezza. E’ abituato a gestire butei con una pinta di birra in corpo e il suo linguaggio corporeo basta a calmare anche i più esagitati. Eppure, due giorni fa, questo ragazzone si è trovato preso in mezzo da tre balordi che l’hanno aggredito violentemente soltanto perché ha cercato di impedire che urinassero nella galleria dove è ubicato il suo pub. Naso e un dito della mano fratturati;  una sua collaboratrice intervenuta per tirarlo fuori dalla mischia ha rimediato due pugni diretti sul volto. Tre contro uno, pugni ad una ragazza: nessuna remora, nessun freno. Giù botte e poi via di corsa nella notte. Spiega oggi Andrea: Non so se l’aggressione di due giorni fa nei miei confronti fosse  legata o meno alla mia attività istituzionale in Terza Circoscrizione in materia di sicurezza. So che questo atto violento poteva causare danni irreparabili se si fosse scaricato su una ragazza sola o, peggio, su degli anziani indifesi. Il coprifuoco ha reso i quartieri paradossalmente un terreno di caccia ideale per delinquenti e spacciatori. Non è stato un caso isolato: nelle scorse settimane sono avvenute risse, aggressioni  persino a  poliziotti in servizio. La situazione è nota e i veronesi hanno paura. Chiediamo una presenza rafforzata nei quartieri delle forze dell’ordine e dei militari di Strade Sicure che presidiano il centro storico, ma che allo Stadio – ad esempio –   non vediamo mai. Non possiamo attendere un fatto di sangue o il ritorno di Brumotti per vedere di nuovo Verona più sicura. Abbiamo bisogno di un ulteriore salto di qualità in tema di sicurezza».

Da Riccardo Olivieri, consigliere Terza Circoscrizione e segretario del Terzo Circolo Pd Enzo Biagi, e da Federico Benini, capogruppo comunale, il sostegno del Pd: «Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza al consigliere della Terza Circoscrizione Andrea Croce, rimasto vittima, assieme ad una collaboratrice e nelle vesti professionali di gestore di un pub in piazzale Olimpia, di un vile pestaggio ad opera di tre uomini. L’episodio riporta sotto i riflettori il tema della sicurezza nei quartieri che a nostro modo di vedere va affrontato con l’istituzione del vigile di quartiere. Il vigile di quartiere non è la panacea di tutti i mali, ma l’unico modo serio e soprattutto legale per introdurre un elemento di deterrenza agli atti di inciviltà e di microdelinquenza. Questo a differenza delle ronde che la Lega ha cercato, anche di recente, di introdurre ma sempre fallendo in quanto illegali».