Resta alta la polemica sull’ammontare degli aiuti dati dal Comune di Verona come risposta alla pandemia. Oggi all’attacco è tornato l’ex sindaco Flavio Tosi e tutto il gruppo Fare!: «La maggioranza Sboarina dice balle ed è smentita dai numeri, ha messo solo 2 milioni di euro di aiuti Covid per i veronesi, il minimo sindacale, molto meno delle altre città, altroché i 20 milioni di cui blaterano e che si riferiscono alle asfaltature e alle opere pubbliche ordinarie e non certo ai contributi straordinari Covid».

Oggi in conferenza stampa al Liston 12,  Flavio Tosi, con i consiglieri comunali della Lista Tosi Alberto Bozza e di Fare! Verona Patrizia Bisinella e Paolo Meloni, non ha usato mezzi termini: «I veronesi si aspettano aiuti Covid veri e diretti per famiglie, attività e imprese. Al riguardo il Comune di Verona ha messo solo 600 mila euro per le associazioni e meno di 2 milioni di riduzioni Tari. Attenzione, dopo però che la stessa Tari è stata aumentata: e questo è grottesco, hanno dato (poco) con la mano destra dopo aver tolto (di più) con la sinistra”. Tosi ha ricordato le maggiori erogazioni di altri Comuni: “Bardolino che fa 7mila abitanti ha stanziato 837 mila euro, significa che Verona, in proporzione, per far pari avrebbe dovuto mettere 30 milioni. Bologna ha messo 10 milioni e mezzo solo per la Tari, sgravandola dal 25 al 50%, Bologna è una volta e mezza Verona per numero di abitanti, vuol dire che Verona avrebbe dovuto mettere in proporzione 7 milioni. Ravenna ha messo 7 milioni per famiglie e imprese, Verona in proporzione ne avrebbe dovuti mettere 11,5. Questi sono numeri, non opinioni, e inchiodano Sboarina, che ha fatto uno sforzo miserrimo nel momento più drammatico della città, nonostante i contributi statali e regionali ricevuti (24 milioni solo dallo Stato) e i 35 milioni di euro di avanzo di bilancio del 2019».

Per Patrizia Bisinella: «Gli esempi di altre Città e Comuni dimostrano che quando si ha la volontà politica si possono fare cose concrete. L’amministrazione Sboarina invece manca di indirizzo politico e coraggio. Pensiamo alle associazioni: hanno messo loro a disposizione un contributo ridicolo, che è minore dei canoni di locazione che dovranno comunque pagare per intero al Comune, canoni soltanto prorogati per il tempo minimo che l’amministrazione concede. La maggioranza dice di aver voluto mettere da parte risorse per il 2021, ma cittadini, imprese e attività commerciali hanno bisogno di aiuto ora, il 2021 potrebbe essere già tardi per molte attività che sono sul lastrico. Inoltre con i 35 milioni di avanzo del 2019 e i 24 milioni di contributo statale già stanziati si sarebbe potuto aiutare molto di più e già da subito e nello stesso tempo pensare di tenersi le spalle coperte con risorse per l’anno prossimo».

Il consigliere regionale di Forza Italia, Alberto Bozza ha sottolineato: «Abbiamo avuto un atteggiamento responsabile e non ostruzionistico in Consiglio comunale, cercando il dialogo sui temi e provvedimenti. Ciononostante la maggioranza non ha fatto proposte e men che meno varato aiuti seri ai cittadini, a cui non è stato spiegato nulla, in una totale mancanza di trasparenza e comunicazione. E’ stato fatto poco e male, pensiamo ai 600 mila euro per le associazioni: a oggi non si sa a chi andranno, non c’è nemmeno un bando, mancano i criteri. L’assessore Francesca Toffali dice che saranno divisi per le 400 associazioni, questo significa 1500 euro di contributo a ognuna, uno stanziamento modesto a fronte di spese fisse ben maggiori. Ma poi sarebbero escluse le tantissime realtà come le società sportive del territorio che non figurano tra le associazioni. A Genova, per capirci, hanno scelto non solo di dare contributi diretti, ma anche di dispensare le associazioni dalle spese. A Venezia, attraverso una proposta dell’assessore Zuin di Forza Italia, hanno prorogato la terza e quarta rata della Tari e stanziato contribuzioni indirette ad attività ed esercenti. La maggioranza Sboarina ha perso un’occasione storica per mostrarsi vicina ai veronesi».

Paolo Meloni: «Faccio parte del mondo del volontariato e dell’associazionismo e per esperienza diretta dico che 600 mila euro per, complessivamente, 400 associazioni sono un contentino, una presa in giro. Verona soffre, ma Sboarina non è in grado di aiutarla, se ne vada a casa».