Le Associazioni sportive veronesi verranno tagliate fuori dagli aiuti “covid-19” stanziati dal Comune come sostegno a tutte quelle realtà del terzo settore che dal marzo scorso sono di fatto bloccate: centinaia di realtà che a Verona aiutano le famiglie nella formazione dei ragazzi e nel sostegno alle persone disagiate o anziane. Il pacchetto a disposizione è di 600mila€, ma sottolineano Flavio Tosi e il consigliere Alberto Bozza: “In realtà questo budget è limitato vista la miriade di realtà veronesi a cui lo stesso Comune non ha annullato o ridotto i canoni d’affitto sugli immobili e le utenze; viene poi fatto uscire un bando di soli dieci giorni e con procedura esclusivamente online che esclude dai contributi tantissime associazioni e società sportive e anche un buon numero di onlus, di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale».
I soggetti ammessi al bando infatti sono solo le Organizzazioni di volontariato (Odv) e le Associazioni di promozione sociale (Aps) iscritte al Registro regionale, e le Onlus registrate alla Agenzie delle entrate. «Bene sicuramente per chi riesce ad entrarci, data l’importante attività svolta dalle nostre associazioni di volontariato – dicono Tosi e Bozza – ma non possiamo non considerare che, per come è concepito, il bando esclude purtroppo le Associazioni per la promozione sociale e le Organizzazioni di volontariato non registrate o a cui è scaduta la registrazione, registrazione che, va ricordato, non è obbligo di legge. E ciò significa escludere le Associazioni sportive dilettantistiche, autentico polmone veronese, che spesso non figurano come Aps. Una discriminazione incomprensibile se pensiamo che molte di queste gestiscono impianti sportivi comunali».
Tosi e Bozza poi aggiungono: «Il Comune poi non ha nemmeno ridotto le spese fisse di tutte le associazioni, pensiamo a canoni su immobili comunali o la tassa dei rifiuti. Era il minimo dato che quegli immobili da marzo sono stati utilizzati pochissimo tra lockdown e limitazioni. Avevamo proposto di annullare tutti i canoni d’affitto di immobili e impianti sportivi comunali per le associazioni del sociale, quelle culturali e sportive. Da Sboarina nulla di tutto questo. Quanto al bando, è velocissimo, di soli dieci giorni e con procedura solo online, neanche si volesse scoraggiare la presentazione delle domande. Pensiamo alle associazioni di anziani che si devono mettere lì a scansionare una serie di documenti e presentare tutto in pochi giorni per ricevere ciò di cui hanno diritto”.
Tosi e Bozza concludono: “Siamo di fronte alla solita limitata visione dell’amministrazione Sboarina. Un Sindaco che non vede le vere necessità, anzi fa di tutto per complicare la vita e mettere ancor più in difficoltà interi comparti del volontariato già colpiti da una crisi drammatica”.