Verona è sul podio in Italia nella formazione sportiva grazie ai suoi Licei tanto statali che paritari: è uno dei dati più interessanti della presentazione dell’indice PTSCLAS che va a misurare l’evoluzione sportiva delle 107 province italiane. Verona (che è decima a livello nazionale in questo indice) è al terzo posto appunto nella formazione alle spalle di Roma e di Milano. Le due metropoli hanno 17 ed 11 licei rispettivamente. Ma il risultato complessivamente è lusinghiero per l’interno Nordest che in dieci anni è diventato la culla nazionale dello sport.
Lo sport rappresenta il 4% del PIL nazionale per un fatturato complessivo di 60 miliardi€, con 23mila imprese attive che danno lavoro a 43mila addetti full-time di cui ben 10mila concentrati fra Milano e Roma. In Italia ci sono 190mila impianti sportivi, di questi ben il 10% è abbandonato o vetusto. Quasi nessuno è di proprietà delle società sportive, ma quasi sempre degli enti locali coi limiti di bilancio che hanno. Lo studio analizza 200mila dati complessivi raccolti in tutta Italia, con 36 indicatori specifici, 120 subindicatori e 200 parametri. Cinque le aree di analisi: strutture sportive, sport individuali, sport di squadra, sport e società (con due focus su sport e bambini e sport e natura) e sport e impatto negativo del Covid. Calcolata anche la ricaduta per il territorio dei grandi eventi sportivi: nel 2019, ad esempio, si sono svolte a Napoli le Universiadi: ebbene hanno generato un valore aggiunto di 250 milioni e e 14 mila nuovi posti di lavoro, di cui 5mila a tempo indeterminato. Ma soprattutto, tutte le province campane sono salite in classifica, in un caso – Benevento – di ben 28 posti in una realtà, quella del Sud, tagliato fuori dalle posizioni di livello.
Le migliori realtà che nascono dalla combinazione di questi 200mila dati? Bologna, Bergamo e Trento. Verona sta al decimo posto fra Padova e Treviso. Qualche informazione: siamo secondi in Italia nel ciclismo come sport individuale e terzi nella formazione liceale. Col sesto posto in assoluto nell’indice complessivo come numero di atleti negli sport individuali, e il decimo posto per i numeri del calcio dilettanti chiudiamo le posizioni nella top ten di questa classifica. Per il resto veleggiamo mediamente nel terzo di guida della province italiane. Un punto su cui lavorare resta il 27.mo posto in Italia alla voce “sport e bambini” ed il 30.mo nello “sport femminile”. Due basi su cui costruire una nuova generazione di atleti, fattore determinante per la crescita di un territorio ed elemento principe della prevenzione: ogni euro speso nello sport riduce di due euro il costo a carico della collettività per sicurezza e servizi sociali.