(di Gianni De Paoli) Ai servi sciocchi dell’Unione Europea “più realisti del re” è arrivato uno schiaffo dalla Bce. I tecnocrati di Bruxelles, ai quali Conte intendeva fare l’ennesima lisciata di pelo facendo un altro passo avanti verso l’abolizione del contante, hanno bocciato la trovata del cashback per invogliare a pagare col bancomat per combattere l’evasione. Col pagamento elettronico tutto è tracciato, non si può evadere.  Ma questo – osserva la Bce- non va bene perché svantaggia per chi non paga con la moneta elettronica e di fatto diventa una tassa sul contante. Invece le due forme di pagamento vanno messe sullo stesso piano. Uno smacco per Gualtieri e compagni. 

A ben guardare non era solo l’abolizione del contante il loro scopo, ma l’aumento dei consumi, cui è finalizzata quella buffonata della lotteria degli scontrini.

Il Covid e l’incertezza del futuro ci spingono a risparmiare più che a spendere. Quindi se la pandemia annulla lo shopping e l’obsolescenza indotta non sta funzionando hanno fatto intendere al rag. Fantozzi che se paga col bancomat lo Stato, per premiarlo del fatto che combatte l’evasione, gli rimborsa il 10% riversandogli il corrispettivo sul conto corrente. In pratica uno sconto del 10%. Mica male, pensa Fantozzi. E così è invogliato a comprare e spendere. 

Ma non gliela raccontano giusta. Intanto Fantozzi si deve iscrivere alla piattaforma, dare il proprio codice fiscale e l’Iban. Così lo stato saprà tutto quello su quel che fa. E poi lo sconto del 10% è fino a un massimo di 15 euro, con un tetto di 150 euro in sei mesi! Il che significa che raggiunta questa cifra per tutti gli altri acquisti non avrà alcun vantaggio. Ma questo Fantozzi non lo sa. O non ci pensa. Sono pochi quelli che vanno a studiarsi tutto il meccanismo. L’importante è spendere, non risparmiare e far guadagnare le banche su tutte le transazioni superiori ai 5 euro.