Per metà gara il Verona se l’è giocata alla pari la partita con l’Inter a guida Conte seconda in classifica. Come sempre la sicurezza che Juric infonde ai suoi ragazzi annulla qualsiasi complesso d’inferiorità. E così tutto il primo tempo è stato caratterizzato dal dominio territoriale dell’Hellas, bene impostato sulla regia di Veloso e sulla catena di sinistra che ha continuato a macinare azioni con Di Marco e Zaccagni, come al solito eccezionale.

Alla mezz’ora Dawidowicz deve uscire per infortunio e viene sostituito da Lovato. A metà tempo grande occasione per il Verona cui risponde subito dopo l’Inter. La gara scorre equilibrata fino a quando Lautaro in un’azione di contropiede segna l’uno a zero per i nerazzurri. Dopo alcuni minuti arriva l’uno a uno dell’Hellas con un gol su corner di Ilic, subentrato a Salcedo infortunato. Ma è un’illusione.

Gli ospiti dominano, hanno conservato più energie e, com’è loro abitudine, decidono le gare nel secondo tempo. Infatti al 68° Skriniar segna il due a uno, che resta il risultato definitivo. All’ultimo arriva anche il gol di Lukaku, annullato per un fallo su Magnani che per tutti i novanta minuti lo ha marcato in maniera magistrale annullandolo. Solo verso la fine gli sono venute a mancare le forze ed il gigante nerazzurro ha avuto un po’ di libertà.

In conclusione, la qualità dell’Inter è uscita con il tempo, quando la buona volontà e lo sforzo fisico dei gialloblu per far fronte ad avversari tecnicamente superiori hanno lasciato posto alla stanchezza. I gialloblù escono comunque a testa alta dal Bentegodi deserto ancora per non si sa quanto tempo.