Decolla la multi utility del Veneto Occidentale: questa mattina il vicepresidente di AGSM Verona, Mirco Caliari, e l’Amministratore Unico di AIM Vicenza, Gianfranco Vivian, hanno sottoscritto l’atto di fusione per incorporazione di AIM Vicenza in AGSM Verona da cui nascerà AGSM AIM S.p.A., che sarà operativa a partire dal 1° gennaio 2021. AGSM AIM sarà un Gruppo a capitale interamente pubblico (61,2% Comune di Verona, 38,8% Comune di Vicenza) da circa 1,5 miliardi di euro di ricavi, 147 milioni di margine operativo lordo e oltre 2.000 dipendenti (dati bilancio 2019).

Stretta di mano Agsm Aim

Il nuovo Gruppo vuole fungere da polo aggregante, in particolar modo nel Nordest e, grazie a una più significativa massa critica, e prevede di realizzare investimenti 3 volte superiori a quelli dell’ultimo quinquennio, con benefici diretti per i territori, una migliore qualità del servizio offerto e l’obiettivo di rispondere con efficacia alle sfide che attendono il settore dei servizi di utilità pubblica. Entro il mese di gennaio 2021 è prevista l’Assemblea dei soci chiamata a nominare il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale della nuova capogruppo. AGSM AIM sarà gestita da un Consiglio di Amministrazione, in carica per 3 anni, composto da 6 membri: il presidente, Stefano Casali; il vice-presidente, Gianfranco Vivian; il Consigliere Delegato, Stefano Quaglino cui si aggiungeranno il consigliere veronese Francesca Vanzo per la Lega e due consiglieri vicentini di area Fratelli d’Italia.

Federico Sboarina 18

Nel Palazzo, però, è botta e risposta però su come si è arrivati alla fusione. A Federico Sboarina (nella foto qui sopra) che rivendicava il closing dell’operazione dopo anni di immobilismo in azienda ha replicato Flavio Tosi (nella foto in basso) elencando quanto fatto da AGSM negli ultimi anni: «Siamo contenti che il Sindaco sia riuscito, dopo oltre tre anni di  riflessioni inutili a definire l’accordo con Vicenza e dare corso alla fusione nei termini che la città di Verona si attendeva, senza radicali modificazioni, dal 2017 – spiega l’ex sindaco – . E’ migliorato il concambio di 4 punti percentuali, proprio in virtù della crescita che Agsm sta ottenendo grazie ai piani di sviluppo portati avanti dal 2007 in poi e questa modifica era un atto dovuto sulla base delle valutazioni. Non siamo invece per nulla d’accordo con Sboarina che, in spregio all’impegno portato avanti da tutti i lavoratori di Agsm, dai vertici, Presidente Direttori Dirigenti, e tutte le quasi 2000 persone che si impegnano nel Gruppo, sostiene come  “incredibilmente e inspiegabilmente la nostra Azienda era rimasta ferma“. Un’affermazione, gravissima, che offende tutti i lavoratori che si sono impegnati in Azienda.

Tosi Flavio 102 29

Non è dato sapere se il Primo Cittadino …ci è o ci fa nel presentare Agsm come una Società ferma: ricordiamoglielo allora chi è Agsm, lo facciamo in nome e per conto di tutti quelli che hanno contribuito al potente sviluppo della Società ed al sostentamento alle casse del Comune. Solo scorrendo gli ultimi 10 anni:

da giugno 2007 sono stati realizzati i seguenti impianti: 2017 – IMPIANTO EOLICO DI AFFI Potenza elettrica installata: 4 MW; 2015 – IMPIANTO IDROELETTRICO DI BELFIORE Potenza elettrica installata: 5,865 MW; 2013 – IMPIANTO EOLICO RIVOLI VERONESE Potenza elettrica installata: 8 MW; 2012 – IMPIANTO EOLICO CARPINACCIO Potenza elettrica installata: 13,6 MW; 2012 – CENTRALE EOLICA DI RIPARBELLA Potenza elettrica installata: 20 MW; 2012 – CENTRALE FOTOVOLTAICA BASE DI RONCÀ Potenza installata: 593 kW; 2012 – CENTRALI FOTOVOLTAICHE SCUOLE VERONESI Potenza installata: 992 kW; 2010 -CENTRALE FOTOVOLTAICA CONSORZIO ZAI Potenza installata: 3,778 MW; 2009 – CENTRALE FOTOVOLTAICA STADIO BENTEGODI Potenza installata: 1 MW; 2009 – CENTRALE IDROELETTRICA DIGA DI CHIEVO Potenza installata: 1.55 MW e nel 2009 la CENTRALE EOLICA CASONI DI ROMAGNA Potenza elettrica installata: 13 MW. Prima di allora per trovare l’ultimo impianto realizzato (a parte la centrale Eolica di Monte Vitalba) dobbiamo ritornare al 1994 con la realizzazione dell’impianto di cogenerazione di Borgo Trento

In campo eolico AGSM grazie allo sviluppo nel periodo 2007 – 2017, è lunica multiutility ad operare industrialmente nel settore della produzione di energia. Ma dal 2017 nessun nuovo impianto è stato realizzato!

Partendo dal 2008 a seguito della liberalizzazione del mercato e fino al 2017 la società commerciale è cresciuta arrivando a ricavi da 780 M€, e 500.000 Clienti, la metà fuori Provincia di Verona e quasi il 70% del fatturato fuori dalla Provincia AGSM Energia è diventata una realtà nazionale ed era partita solo con Clienti in Comune di Verona e Grezzana e cresciuta anche attraverso acquisizioni sia in Provincia di Verona che a Milano. Oggi è tra i primi 20 operatori nazionali su oltre 600 operatori commerciali in Italia».

E ancora: «Dal 2007 al 2017 AGSM ha: acquisito tramite gara la distribuzione gas in Provincia di Mantova (ambito di Goito); acquisito, tramite gara la distribuzione gas in Provincia di Vicenza (ambito di Arzignano – Val del Chiampo) e partecipato alla gara per la distribuzione gas in valle d’Aosta classificandosi al secondo posto dopo Italgas. Illuminazione pubblica: il project financing a Verona a seguito di gara aperta a tutti superato superando il precedente affidamento in house: la stessa procedura che non si è voluta portare avanti nel caso di Amia. Agsm Lighting ha promosso altri project in circa una ventina di Comuni della Provincia di Verona, ottenendo l’affidamento dei servizi».

Anche su utili e dividendi, Flavio Tosi attacca: « Nel 2007, rilevata l’Agsm da anni di oggettiva difficoltà (aveva dovuto procedere alla vendita del Palazzo della Questura per ragioni di bilancio) il Gruppo ha prodotto utili in continuo, proprio grazie al piano di sviluppo posto in  essere, che si sono tradotti, al 100% in dividenti destinati al Comune di Verona: oltre 150 milioni di Euro in dieci anni derivanti da utili e riserve poste a disposizione del territorio. E da ricordare che tutti gli investimenti sono stati fatti con risorse proprie finanziarie e oltre 100 M€ ottenuti da finanziamento della Banca Europea per gli Investimenti, grazie tra gli altri alla competenza e capacità di Direttori Generali come Alfonsino Ercole e Giampietro Cigolini.

Ma quello che è più grave, oltre all’ignoranza in materia dimostrata dal Sindaco, è che Agsm nulla ha più investito dal 2017 in poi: a Palazzo Barbieri erano tutti ed esclusivamente concentrati sul fallimentare tentativo di portare Agsm nelle braccia di A2A, forse proprio basandosi su un immobilismo di Agsm presunto ed ingiusto da attribuire alle colpe della Società. Un grazie a tutti i lavoratori delle Società del Gruppo Agsm, un grazie da parte di tutti i cittadini di Verona che conoscono l’apporto di Agsm alla città di Verona, Sboarina escluso».