Cambia il complesso mondo della gestione rifiuti. Di questo si è discusso nell’ultimo consiglio comunale dell’anno. Fino al 2019 ogni Comune approvava il piano finanziario per i riifuti, strategico perché indica i costi di trasporto e raccolta. Ora verrà valicato dal Consorzio di Bacino che deve poi trasmetterlo ad Arera che ha il compito di approvarlo.
“Il Comune, per l’anno 2020, ha approvato le medesime tariffe della TARI adottate per l’anno 2019 – spiega l’assessore Riccardo Maraia – . La validazione del PEF secondo il nuovo sistema comporta una diversa quantificazione dei costi rispetto l’ammontare dei costi sottostanti alle tariffe all’utenza dell’anno 2019 applicate per il 2020. Questo genera una differenza che sarà oggetto di conguaglio che può essere ripartito nei Piani Economici Finanziari 2021- 2022 – 2023, in quote costanti”.
Il punto è stato l’occasione per affrontare altri temi legati, come chi gestirà il ciclo dei rifiuti (due possibili soluzioni un bando europeo o una gestione in house e l’assemblea dei 56 comuni del Bacino si è espressa per quest’ultima soluzione), gli impianti di trattamento, le isole ecologiche.
Matteo Melotti (Pd) è critico: “In base a che cosa il Bacino vota i piani dei Comuni? Come si può migliorare ed efficentare la raccolta differenziata? Isole ecologiche? All’Ufficio ecologia c’è una persona sola e ribadisco che va potenziato. Altri Comuni come Sommacampagna spendono molto meno e hanno più efficienza. L’isola ecologica non è come la nostra e in ufficio ecologia hanno i monitor di controllo perché se quando porti i materiali li differenzi bene hai un vantaggio. All’isola non c’è la barra, non c’è personale formato. Non abbiamo i cip nell’umido, nei contenitori e controllano anche chi raccoglie se passa o no”. Stessa linea per Paolo Martari (Cantiere delle Idee): “La scelta in house favorisce i soci, quella della gara favorisce il cittadino. Non discuto la scelta ma voglio capire le ragioni per cui anche Villafranca ha appoggiato la scelta in house. Non sono certo quelle della convenienza. Qualsiasi gara pubblica si basa su bando e disciplinare che costruisci sulle tue esigenze. E’ come rivolgersi a un sarto per avere un vestito dandogli le indicazioni”.
La replica dell’assessore Maraia: “All’ufficio Ecologia ci sono già due persone da sei mesi e da marzo le apicalità diventeranno tre. Gestione in house? Siamo in regime di affidamento che scade a fine 2021.Nell’immediato può essere vero che il bando di gara con offerta al ribasso può dare un risparmio ai cittadini. Ma nella nostra area c’è una problematica che abbiamo una carenza enorme di infrastrutture legato allo smaltimento dei rifiuti (cerntro rifiuti ingombranti, particolari) e i tecnici dicono che sul lungo periodo non sarebbe conveniente per le specificità varie del territorio. Per cui abbiamo aderito. Col Modello Priula Contarina coi risparmi sono stati fatti investimenti su impianti nel territorio. Per esempio recuperano pannolino e riciclano all 98% con grande ritorno economico. A Treviso i rifiuti vengono smembrati tra le varie componenti e avviati alla differenziazione successiva. Noi di questi impianti non ne abbiamo. Il bando ad evidenza pubblica lo abbiamo già fatto ed ha partecipato solo Serit. Vuol dire che non è semplice visto il territorio. Noi comunque abbiamo inserito servizi aggiuntivi oltre a quelli standard. Isole? Il problema non è dove raccogli i rifiuti ma dove li porti. Noi abbiamo il blocco dei rifiuti ingombranti perché la discarica di Legnago è prossima all’esaurimento. Il problema delle isole è legato all’ambito”.
Il sindaco Roberto Dall’Oca aggiunge altri particolari sull’organo di gestione: “C’è stata una discussione accesa coi sindaci. Da lì aperto un discorso con più tavoli. Stiamo attendendo il piano industriale e finanziario per valutarlo perché ogni Comune ha messo sul tavolo le specificità che Serit conosce bene. Poi chiesto un’isola ecologica di dimensioni adeguate che potrebbe diventare un punto di raccolta per un territorio più vasto. Se non avremo le risposte chieste si ragionerà su gara aperta”.
Una puntualizzazione dal consigliere Adriano Cordioli (insieme si può): “A Sommacampagna sono bravissimi ma hanno anche discariche insite sul proprio territorio che portano anche ritorno economico per il Comune oltre però ad altre cose. E’ già stato spiegato».
Si sono espressi a favore i consiglieri di maggioranza. Astenuti M5S, Borgo Libero, Noi per Voi e Roveroni del Centrosinstra dove invece Melotti, Pianegonda e Martari hanno votato contro.