A La Spezia il Verona trova la vittoria e una vecchia conoscenza, Vincenzo Italiano che ha giocato in riva all’Adige nel suo ruolo di regista per 12 anni, dei quali 10 nell’Hellas. Il resto nel Chievo.

Juric schiera una formazione nettamente offensiva per portare a casa il risultato pieno, in vista dei prossimi impegni diretti con il Toro e col Crotone. E c’è riuscito.

Lazovic viene utilizzato dall’inizio per coprire, assieme a Di Marco, la fascia sinistra dove c’è Zaccagni e dove per tutto il primo tempo si sviluppa il gioco gialloblù. Al centro dell’attacco torna Kalinic beccato in fuorigioco i diverse occasioni. 

Occasione dello Spezia al 10° per un passaggio indietro di Dawidowicz a Magnani che viene intercettato da Nzola che solo davanti a Silvestri sbaglia. Il resto della prima parte di gara è tutto di marca veronese con un gran lavoro di Di Marco. Grazie a tre pregevoli interventi del portiere spezzino le squadre vanno a riposo a reti inviolate. Il secondo tempo inizia coi padroni di casa che prendono coraggio, fanno possesso palla e pressano mentre il Verona rifiata. Al 55° parata su un missile da 30 metri di Silvestri che dopo poco esce fuori area alla disperata sul centravanti spezzino salvando un gol sicuro.

Al 68° lo Spezia rimane in 10 per espulsione di Chabot per somma d’ammonizioni. Poco dopo Colley, subentrato a Kalinic, a sei metri dalla porta sbaglia di testa un gol fatto. Altri tentativi vanno a vuoto. Al 75° la svolta con un gol meraviglioso di Zaccagni che riceve il cross di Faraoni in piena area. Stop di petto e rovesciata da manuale. E’ l’uno a zero e la vittoria del Verona che si porta all’ottavo posto in classifica e ottiene il risultato che si era prefisso. 

Lasciano un po’ di inquietudine circa gli equilibri interni nella società le dichiarazioni rese da Juric qualche giorno fa, dalle quali pare emergere qualche attrito. Se l’Hellas degli ultimi due anni è quello che è il merito è assolutamente del suo allenatore. Preoccupa percepire questo disagio. Sappiamo tutti che il successo nel calcio è il risultato di un’alchimia delicatissima. Speriamo che non sia stata toccata, che l’armonia continui a regnare e con essa continuino ad arrivare i risultati.