(di Giovanni Serpelloni) Una ricerca su coorti di individui con consumo di cannabis ricreativo indica che i sintomi di astinenza da cannabis sono segnalati da oltre il 40% di coloro che la usano regolarmente. Anche l’uso medico però, può risultare problematico. Risultati di dettagliate ricerche durate due anni su 527 soggetti con valutazioni prolungate a 12 e 24 mesi hanno mostrato che le persone che usano la cannabis come forma di gestione del dolore segnalano sintomi astinenziali quali insonnia, nausea e cambiamenti di umore o del comportamento dopo sospensione del farmaco.
Oltre a questo esistono poi conseguenze più gravi e durature in circa il 10% dei pazienti che hanno preso parte allo studio. Essi infatti, hanno sperimentato un peggioramento dei cambiamenti del sonno, dell’umore, dello stato mentale, dell’energia e dell’appetito nei due anni successivi mentre continuavano a usare la cannabis. Molti di loro potrebbero non riconoscere che questi sintomi non derivano dalla loro condizione di base, ma dalla reazione del cervello e del corpo all’assenza di sostanze nei prodotti a base di cannabis che stanno fumando, vaporizzando, mangiando o applicando sulla loro pelle.
Quando qualcuno sperimenta più di alcuni di questi sintomi, si chiama sindrome da astinenza da cannabis e può significare un rischio maggiore di sviluppare problemi ancora più gravi come un disturbo psichiatrico da uso di cannabis. Alcune persone riferiscono di aver sperimentato benefici significativi dalla cannabis medica rispetto al dolore, ma riferiscono anche segni dei sintomi di astinenza che spesso non vengono dalla persona consapevolmente correlati all’astinenza da cannabis.
I sintomi più rilevanti erano i disturbi del sonno la nausea, l’irritabilità e l’aumento dell’aggressività. Oltre al desiderio generale di usare cannabis, i sintomi di astinenza possono includere ansia, difficoltà nel sonno, diminuzione dell’appetito, irrequietezza, umore depresso, aggressività, irritabilità, nausea, sudorazione, mal di testa, mal di stomaco, strani sogni, aumento della rabbia e tremore.
All’inizio, il 41% dei partecipanti allo studio rientrava nel gruppo con sintomi lievi, il 34% nel gruppo moderato e il 25% era classificato come grave. Ricerche precedenti hanno dimostrato che maggiore è il numero di sintomi e la maggiore gravità dei sintomi di una persona, minori sono le probabilità che sia in grado di ridurre il proprio uso di cannabis, smettere di usarla o starne alla larga una volta che smette. È stato osservato che le persone possono erroneamente pensare che i sintomi si manifestino a causa delle loro condizioni mediche sottostanti e possono persino aumentare la quantità o la frequenza del loro consumo di cannabis per cercare di contrastare l’effetto, portando a un ciclo di utilizzo crescente e astinenza crescente. I sintomi da astinenza tendono ad essere presenti e stabili per un periodo di 2 anni, ma l’età più giovane è predittiva di sintomi peggiori e di una traiettoria di astinenza crescente.