Secondo indiscrezioni di stampa di questa mattina, per cominciare a replicare all’autorità di vigilanza, Cattolica ha convocato un consiglio di amministrazione straordinario per domenica 17 gennaio mentre l’Ivass avrebbe trasmesso le risultanze della propria ispezione anche alla Procura della Repubblica di Verona. La strada verso cui Cattolica si starebbe orientando sembra quella di un “rimpasto” del cda, magari a partire da una lista di amministratori indipendenti stilata dal medesimo consiglio, che resterebbe guidato da Ferraresi, cui l’Ivass non ha mosso alcuna contestazione. Ma non è finita, la richiesta dell’Ivass di “un profondo ricambio” del cda di Cattolica apre un nuovo scenario per l’azionista di riferimento attuale, le Assicurazioni Generali di Trieste (primo azionista col 24,46% del capitale): se dovessero stilare una propria lista di maggioranza per il rinnovo del Cda scaligero potrebbe scattare la fattispecie del “cambio di controllo” o “change of control”. In altri termini, Generali diventerebbe l’azionista di controllo a tutti gli effetti di Cattolica, circostanza che potrebbe fare aumentare le possibilità del lancio di un’offerta pubblica di acquisto (Opa, ipotesi sinora sempre esclusa dal gruppo triestino). E questo, almeno, migliorerebbe la situazione dei cassettisti alle prese con un titolo azionario scaligero sempre in difficoltà a Piazza Affari.

Paolo Bedoni, al Corriere Economia, ha confermato in mattinata la bontà dell’operazione H-Farm, un investimento di 25 milioni che rischia di diventare un boomerang : «E’ una iniziativa straordinaria che entro il 2024 porterà ad un utile di almeno 7 milioni». Domani verrà affidato un mandato ad una società di cacciatori-di-teste per trovare i candidati al nuovo consiglio d’amministrazione che verrà nominato con la assemblea del prossimo primo aprile, col passaggio da coop a spa. Bedoni, ovviamente, ha confermato che lascerà la guida della società assicuratrice, mantenendo però la presidenza della Fondazione di cui rivendica i risultati: 25 milioni dal 2007 ad oggi investiti in 4mila300 progetti sociali. Quanto al prossimo aumento di capitale per 200 milioni€ – la cui esecuzione è richiesta dall’Ivass – Bedoni ha comunicato che a fianco delle Assicurazioni Generali ci sono già diversi istituti bancari disponibili a partecipare.